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lunedì 23 luglio 2018

Con Mamma è la Zia





                                           Capitolo 1

Da bambino mi piaceva giocare con le ragazzine con le bambole, Non, sono, gay,
Mi piaceva vestirle e pettinarle a modo mio secondo quello che avevo in testa, la mia fantasia, ho una sorella più piccola, di me, lei iniziava i primi passi nella scuola di taglio e cucito, iniziai a fare dei disegni d’abiti femminili, e lei cercava di realizzarli.
Nella provincia di Napoli i genitori poveri cercavano di mandare il figlio maschio a imparare un mestiere, quando dissi che volevo fare il parrucchiere per donna, mio padre.

Inizio a imprecare che aveva fatto un figlio ricchione, mia madre lo convinse che non cera niente di male, a lavorare, come parrucchiere.
Iniziai in un salone senza molte pretese il padrone si accontentava, di quello che incassava dopo alcuni mesi, mi disse che ero portato per quel lavoro, mia madre e mia sorella furono le mie cavie, a quindici anni ero diventato bravo, le signore iniziavano a chiedere di essere servite da me, la clientela aumento, tutto sembrava andare verso un successo da parrucchiere, sino a che un giorno, mia zia, la sorella di mia madre mi chiese se volevo aggiustargli, i capelli, ma a casa sua, zia era una gran fica sposata con un marinaio, che era sempre lontano.
Marco vieni sei, gentile, a venire di domenica forse dovevi uscire?
Stai tranquilla zia non dovevo andare da nessuna parte, lo sai che la domenica la passo a disegnare abiti.
Mi sono già lavato i capelli, zia quante volte ti o detto che devo lavarli io, iniziai a lavorare sui capelli, dopo un po’ dovevo attendere perché gli avevo messo i bigodini, zia devi andare da qualche parte in particolare.
Dove vuoi che vada verro a pranzo da voi e poi forse nel pomeriggio andiamo al cimitero con tua madre.
Zia tu sei bella ed io vorrei farti ancora più bella di quella che non sei, mi vuoi togliere un desiderio.
Dimmi se posso. ti accontento.
Mi piacerebbe truccarti ho portato tutto l’accorrente vuoi sappi che non lo mai fatto tanto potrai sempre pulirti
Truccami se vuoi.
Iniziai a fare tutto il necessario alla fine con i capelli pettinati gli dissi zia o finito guardati.
Marco ma tu sei un mago.
Io avevo in mente un’altra richiesta avevo timore che potesse arrabbiarsi.
Marco dimmi cosa devo darti io desidero pagarti.
Zia non voglio soldi da te.
Che cosa posso fare per ricambiare.
Ti faro una richiesta, mi auguro che non ti arrabbierai.
Cosa, sarà mai dimmi.
Come sai io ho la passione di dedicare tutto quello che ho dentro alle, donne, vorrei provare con te a massaggiarti con creme di bellezza per tutto il corpo sento di poter fare molto con le mani.
Marco mi stai chiedendo di mettermi quasi nuda tra le tue mani.
Non quasi ma nuda lo so che ti chiedo troppo se non vuoi non fa nulla posso capire.
Marco la mia paura non e mettermi nuda se qualcuno lo viene a sapere che figura faccio con tua madre.
Zia che sono stupido chi lo viene a sapere se non ne parliamo noi ed io non lo faro di certo.
Sarebbe per una volta?
No cosa farei una sola volta ci vorranno, molte sedute per ottenere un risultato decente diciamo almeno tre volte a settimana.
Come facciamo quale scusa possiamo trovare, daremo dei sospetti.
Zia siamo noi eventualmente a sentirci in colpa, quante sere mi chiedi di venire a dormire da te perché ai paura a stare da sola.
E vero non ci avevo pensato, quando vuoi iniziare.
Possiamo iniziare domani sera, solo adesso o portato dei campioni di crema e di latte detergente, vorrei fare una prova mettendo appena un po’ di crema per vedere eventuali allergie.
Dové vuoi metterla.
Sotto le ascelle e all’interno delle cosce li la pelle e più delicata.
Che intenzioni ai mettermi la mano tra le cosce, ragazzo non sarà una scusa la tua per toccare.
Zia se la pensi cosi non fa nulla lasciamo stare.
Scherzavo come sei permaloso ragazzo mio, dai prendi i campioni.
Misi un poco di crema sul dito e glie lo misi sotto il braccio presi dell’altra e la guardai
Lei mi sorrise consapevole del mio disaggio, si sollevo il vestito.
Che devo fare.
Apri un poco le cosce, m’inginocchiai, per la prima volta nella mia vita vedevo una donna con le mutandine, misi la crema passai la mano per tutto l’intero della coscia, zia vedi qui si stanno formando dei noduli di cellulite penso che potranno andar via se no tutti almeno in parte.
Va bene pero non capisco perché devo mettermi, nuda non posso restare con mutandine e reggiseno.
Zia il tuo corpo sarà unto di creme ci sono delle creme rassodanti sia per le cosce, per il seno le natiche.
Va bene mi ai convinta, si vede qualche reazione m’inginocchiai di nuovo, non si notava nulla a parte dei peli che fuoriuscivano dalla mutandine, la tua pelle a reagito bene, possiamo farlo.
Marco io ti accontento ma tu fai attenzione di non parlarne con nessuno.
Stai tranquilla l’unico che noterà dei cambiamenti, sarà tuo marito ti troverà più bella di quella che non sei già.
Ti credo che lo farai, ma per tuo zio non servirà non mi guarda più ormai.
Come una donna bella come te.
Sai quando un matrimonio fallisce e il nostro e fallito da tempo ormai, non parliamo, senti ma tu avrai delle spese dimmi il costo dei prodotti.
Niente soldi prendo dei campioni che ci danno i fornitori lo sai che la moglie del mio datore di lavoro ha un negozio che vende i prodotti, mi a sempre detto che posso prenderli lo sa bene che merito mio che il locale del marito e sempre pieno.
Parlando mi ero alzato e senza volerlo ero rimasto con la mano tra le cosce, e ovviamente mi ero eccitato.
Marco che fai ti sei addormentato vedi che avevo ragione io vuoi toccare.
Lo disse ridendo, scusa zia parlando  non mi ero reso conto.
Scherzo sta tranquillo.
Arrossendo a più non posso gli dissi, zia però e bello toccarti.
Da domani potrai toccarmi quasi tutti giorni vai adesso che si sta facendo tardi e io devo uscire.
Attesi con ansia l’indomani, quello che avevo chiesto a zia era la verità, il turbamento era arrivato al momento che l’avevo vista le mutandine.
L’indomani sera come d’accordo andai a dormire da lei.
Marco ai cenato.
Si lo sai che mamma non mi lascia in pace se non mangio.
Vuoi iniziare subito.
Come vuoi tu e se lo vuoi.
Non sono il tipo che si tira indietro, ma tu lai mai vista una donna nuda.
Zia lo sai che sono un ragazzo come posso averla vista.
Dove vuoi che ci mettiamo sul letto.
Non potrei lavorare, prendiamo una coperta e un lenzuolo e mettiamolo sul tavolo, dopo aver preparato il tutto, la guardai ero imbarazzato e nello stesso tempo ansioso di poterla vedere e Toccare, sorridendo inizio a spogliarsi, stavo per avere un colpo, per me era la prima volta che vedevo una donna nuda.


        REALIZARE UN SOGNO AMARE MAMMA E ZIA


                                           Capitolo 2




Marco parola mia devo essere uscita di senno a mettermi nuda davanti a te, se ne parli con qualcuno parola mia non ti rivolgo più la parola.
Zia e vero che ho soli quindici anni ma non sono né uno stupido e ne tan poco un chiacchierone.
Lo so che non lo sei, ed e per questo che ho accettato.
L’aiutai a stendersi, penso sia inutile dire tutto quello che feci, devo solo dire che la massaggiai per due ore dopo averla lavata con il latte detergente, lavorai molto nell’interno delle cosce.
Zia per questa,sera penso che basti.
Marco io mi sento un'altra, e vero tu ai qual cosa nelle mani, chi ti lascia più desidero che si ripeta quando più e possibile.
Mica posso venire tutte le sere daremo da pensare, e poi mi devo impegnare tutti i giorni.
Ti dispiace adesso ai iniziato mi vuoi lasciare a meta, se vuoi ti posso pagare lo sai che non mi mancano i soldi.
Zia io da te non prenderò mai un soldo, desidero chiederti due cose non lo so se posso.
Dimmi che cosa desideri se mi sarà possibile, ti accontento.
Ho un po’ vergogna a chiedertelo.
Dai non aver timore dopo che mi ai vista nuda e mi ai toccata come neanche mio marito la fatto mai, ai vergogna.
Come ai detto ti ho toccato da per tutto , ma non li e quello che desidero non lo mai toccata.
Marco ma ci sei andato cosi vicino se mi toccavi, non avrei detto nulla, adesso mi sembra strano dire metti la mano se vuoi magari mentre mi massaggi e tocchi un po’ non dico nulla sei, contento, e l’altra cosa che volevi chiedermi quale?
Desidero che m’insegni a baciare vuoi?
Marco mi sa che non sei cosi, ingenuo come vuoi far credere.
So di non essere ingenuo non lo mai detto, sto tutti i giorni con le donne e loro mi prendono in giro, in ogni modo se non vuoi non fa nulla.
Di ma tu avevi programmato già tutto?
Di baciarti sì tutte le volte che ti vedo, non penso ad altro che di baciarti adesso ti arrabbierai.
Perché veramente desideri baciarmi
Più di ogni altra cosa al mondo, cosa credi perché ho voluto truccarti, massaggiarti e vero che non posso chiederlo a tutte, ma e anche vero che desideravo toccare te.
Ti credo adesso aiutami a scendere dal tavolo vado a farmi un bagno caldo e poi mi darai un bacio.
Ti posso aiutare ti lavo la schiena.
Puoi farlo ormai mi, ai toccata da per tutto e domani lo rifaremo vero.
Zia come faccio non si può, dire che vengo anche domani a dormire da te.
Dai vedi come devi fare, trova il modo.
Facciamo, cosi io il pomeriggio dalle quattordici alle diciassette sono libero, verro da dietro cosi nessuno mi vedrà. Ai visto che puoi farlo,
L’aiutai a scendere dal tavolo nel farlo, misi la mano sul monte di venere, lei mi sorrise.
Non ce la fai ad aspettare vero
Ti renderò anche questa più bella.
Che vuoi fare, te la pettinò e taglierò i peli farò un triangolo perfetto,
Marco ti lascerei, fare ma non lo faremo quando torna mio marito mi darebbe della pazza e farebbe troppo domande.
Perché ti ispezione.
Non la fa, ma come e normale vuole fare l’amore.
Lo so che vuole farlo, mica dice spogliati, fammi vedere come sei vi conoscete ormai.
Tu piano, piano vuoi saper troppo andiamo nel bagno se no va finire che prendo freddo.
Riempimmo la vasca lei s’immerse nella folta schiuma.
Dai volevi aiutarmi lavami la schiena.
Iniziai a lavarla, scusa zia tu ai detto che il tuo matrimonio e fallito, malgrado, il fallimento ti vuole ancora lo so che non sono fatti miei, per tanto se non vuoi non rispondere.
Posso anche risponderti ragazzo mio il sesso e una cosa e fare l’amore e un’altra cosa,
Lui con me fa sesso e basta devi capire da solo cosa voglio dire, bada di non farne parola con nessuno neanche tua madre lo sa, povera Anna e stata fortunata ad avere un figlio come te e Sonia, ma sfortunata nel trovare un marito stronzo peggio del mio andarsene lasciandola senza un soldo e con debiti adesso per fortuna ci sei tu che la stai aiutando, dovrai farlo sei tu che devi farla sorridere di nuovo e farla rifiorire, lei e bella e più di me, e lei che dovresti cercare di curare un po’ n’avrebbe bisogno.
Zia io a dirti la verità mi sento in colpa forse papa e andato via per causa mia, i guai sono iniziati quando lui mi accusava di essere un gay, e mamma mi difendeva.
Non devi pensare che andato via per colpa tua, le cose non andavano bene già da molto tempo, adesso pensa a curare lei.
Mica posso dirgli ti voglio massaggiare mettiti nuda sai dove mi fa scappare,
E tu non glie lo chiedi puoi dirgli di restare con mutandine e reggiseno poi dopo che avrete preso confidenza glie li togli sarà naturale e vedrai che non dirà nulla, adesso vai nel soggiorno ti raggiungo tra un minuto
Poco dopo mi raggiunse aveva indossato un accappatoio.
Marco vuoi una coca un succo d’arancia.
 Non voglio bere nulla, come ti senti dopo tanto tempo a farti massaggiare
Mi sento bene che dico benissimo guai a te se non verrai ancora.
Zia ti ho promesso che cercherò di venire tutti i giorni.
Promesso.
Prometto faro tutto quello che vuoi io sono felice quando ti vedo sorridere.
Marco tu mi vuoi baciare vero?
Se vuoi sì
Devi essere tu a prendere l’iniziativa no la donna.
Io non so come fare.
Vieni vicino a me poggia la bocca sulla mia e metti la tua lingua nella mia e il resto verrà da se l’istinto ti dirà cosa fare.
Feci quello che mi aveva detto, e fu stupendo, fu come disse lei il resto venne naturale,
misi una mano sulla coscia attesi una sua reazione che non venne, sali verso su sino a mettergli la mano tra le cosce, pensai che mi respingeva, mi favori aprendo le cosce,
Ero maldestro gli frugavo la fica con le dite, lei mi accarezzava la nuca e stringendomi sempre più forte, a d’un tratto strinse le cosce e si tesa tutta, aveva avuto l’orgasmo, mi respinse dolcemente e riapri le cosce.
Marco amore mi togli il respiro.
Zia e bellissimo baciarti.
Ti piace.
Tanto ti prego ancora.
Va bene ancora uno ma smettila di frugare la passera .
Non vuoi che ti tocco, più.
Amore per questa sera basta baciami adesso.
Ci baciammo ancora e ancora.
Dopo un po’ ero e esausto avevo goduto nei pantaloni, mi frullava una domanda nella testa.

        REALIZARE UN SOGNO AMARE MAMMA E ZIA


                                           Capitolo 3



Zia posso farti una domanda forse e insolita ma ti prego non ti arrabbiare.
Parla pure liberamente non mi potrei arrabbiare con te.
Ho sentito i grandi dire che leccano la fica e vero.
Marco e vero ma adesso non so cosa pensare ho sei per davvero ingenuo o lo fai.
Zia veramente non lo so, mi guardo negli occhi. ti credo mi disse.
Baciandola sulla guancia gli sussurrai posso provare.
Marco piano, piano mi stai chiedendo di diventare amanti ai trovato la scusa dei massaggi per arrivare a questo?
Zia scusa ma non e vero la mia non era una scusa volevo tutto questo so bene che sono un ragazzo ma devo dirti che sono sempre stato innamorato Di te se ci pensi vedrai che ti ricorderai degli episodi, quante volte ho cercato di stare con te, di toccarti quante volte mi hanno dato del maldestro perché mentre eravamo a tavola facevo cadere il coltello ho pure la forchetta, era per spiarti tra le gambe, nel mio portafoglio porto sempre una tua foto, nel mio tempo libero sto sempre a guardarti e baciare quella foto, ecco adesso ti ho confessato il mio segreto, di sicuro riderai di me.
Marco amore non potrei mai ridere di te come potrei, devi pensare che io sono molto più grande di te sono tua zia e più importante sono sposata e vero che mio marito e uno stronzo ma ciò non cambia che e mio marito, la tua e una infatuazione che con il tempo ti passera. No io ti amerò per tutta la vita, adesso non vuoi che ti bacio più e che ti massaggio.
Ma no amore ci baceremo ancora a dirti la verità e piaciuto molto anche a me, mi auguro che ti comporti da uomo.
Stai tranquilla se prima cercavo di toccarti ho pure di spiarti da oggi non lo faro più per evitare che qualcuno capisce.
Bravo cosi devi fare, dimmi la verità dopo quello che ce tra noi puoi dirla, che facevi quando mi spiavi tra le cosce.
Mi fai vergognare. Non devi dimmi. Lo sai andavo nel bagno chiudevo gli occhi e facevo da solo, misi una mano sul ventre e l’accarezzavo dolcemente.
Va bene per questa notte già e successo molto andiamo, a dormire.
Zia accontentami dai, solo, un attimo.
Marco amore sono cose che si fanno senza chiedere che vuoi che dica io quello che devi fare.
Io non voglio fare nulla contro il tuo volere, ho paura che ti possa arrabbiare e dopo non ti farai ne baciare ne toccare.
Non mi arrabbierò mai con te stai tranquillo, ci tieni cosi tanto a provare.
Sì ti prego.
Mi guardo e sorridendo disse, ho perso la testa amore mio, leccami se lo vuoi cosi tanto.
Si distese sul divano e allargo le cosce, aveva la fica ricoperta di folti peli ricciuti, con le dite apri le grandi labbra e mi disse, marco vedi quel pistolino e quello che devi leccare forte se vuoi che mi piace. Mi avvicinai lentamente e con la punta della lingua iniziai a martellarle il clitoride. Marco amore impari in fretta, cosi metti un dito dentro ecco bravo mi fai morire, prendi tra le labbra, il pistolino e succhialo, e martellio con la lingua, ecco cosi che bello amore.
Era bello e mi piaceva da matti, dopo un po’ strinse le cosce mettendo le mani sulla mia testa e mi presso sulla fica mi tenne fermo per un po’ , poi si rilasso e mi scompiglio i capelli, mi tolse da quella posizione, e si rimise seduta prese il viso tra le mani e mi bacio.
Marco dimmi ti e piaciuto leccarla.
Tanto, zia promettimi che lo rifaremo ancora.
Sì amore lo rifaremo ancora se lo vuoi cosi tanto, adesso lascia che penso a te.
Mi sbottono i pantaloni e me li tiro giù, prese il cazzo lo accarezzo dolcemente.
Per essere un ragazzo stai ben fornito, amore che ai goduto già.
E stato troppo eccitante, toccarti poi baciarti e toccarti la fica sono venuto senza toccarmi.
E caldo e liscio, tu mi ai leccato la fica ed io te lo succhio questo bel cazzo che ai.
Si chino e diede dei colpi di lingua tutto intorno alla cappella, poi lo prese in bocca ed inizio ad andare su e giù, mai avrei pensato d’avere tanto, avrei voluto durare a lungo, ero a limite zia gli gridai sto per venire, pensavo che si tirava indietro, invece continuo sino a che sborrai lei continuo spremendo sino all’ultima goccia.
Marco mio piccolo amore, sarai contento spero.
Zia come non mai.
Marco quando siamo soli chiamami per nome prestando attenzione di non farlo davanti agli estranei.
Per non correre rischi quando saremo soli ti chiamerò amore.
 Sono il tuo amore non me lai detto. Presi il suo viso e baciandola delicatamente sulla bocca gli sussurrai ti amo ti amo, lei ricambio dopo un po’, basta cosi amore andiamo, a dormire.
Posso dormire con te.
Non lo sai quando mi piacerebbe, ma tuo zio molte volte arriva senza preavviso ed entra senza bussare, forse cerca di trovarmi con il mio amante, buona notte amore mio, domani.
Avremo tempo di stare insieme.
                                     
        REALIZARE UN SOGNO AMARE MAMMA E ZIA


                                           Capitolo 4

   

     L’indomani mattina ero euforico mi sentivo uomo avevo l’amante quanti ragazzi parlavano di fica, ma non sapevano neanche com’era fatta, andavo di fretta al mio rientro a casa, mamma era impegnata in cucina, la salutai come sempre baciandola sulla guancia,

Marco tra un attimo e pronto.

Mamma che ai sembri strana ai pianto.

Lascia perdere e la mia vita disgraziata non ho mai avuto fortuna.

Mamma perché forse ti manca papa e colpa mia che andato via.

No amore non e colpa tua non devi pensarlo neanche per scherzo.

Allora perché piangi, gli accarezzai il viso, non piangere ti prego sciupi il tuo bel viso presi il suo viso con tutte e due le mani e la baciai sulle guance sugli occhi sul naso sulla bocca, ti voglio bene mamma.

Marco tu sei un bravo ragazzo alla tua età dovresti andare a scuola e invece grazie a te riusciamo ad andare avanti.

Mamma io faccio quello che voglio fare e la mia passione per tanto non mi pesa, non piangere più ti prego.

Cercherò di non farlo.

Mi strinse a se baciandomi sulla guancia.

Marco perdonami se non ho potuto darvi di più di quello che avrei desiderato.

Mamma come devo dirti che io sono contento cosi, nel frattempo avevo messo le mani nei suoi fianchi, e la baciai                                        

 Sul collo, dalla mattina ero in uno stato di eccitazione pensavo sempre a quello che era successo la sera prima e quello che mi accingevo a fare, per tanto solo il contatto, il cazzo s’indurì a più non posso, mi allontanai col bacino per evitare che poteva accorgersi della mia eccitazione, lei si strinse di nuovo ebbi l’impressione che spinse il ventre contro il mio.

Marco un giorno troverai una smorfiosa ed io non sarò più nulla per te.

Io non cercherò nessuno ho già la ragazza.

Chi e la conosco.

Si allontano solo con il viso, sei tu la mia ragazza.

Io sono la tua ragazza, bello mio, e poi non lo sono più ormai.

Tu sei bella, molto bella, avresti bisogno solo di curarti un po’ di più,

Sai che bello poterti abbracciare.

E da un bel po’ che non mi abbracci più, perché non lo fai più.

Ti stringerò tante di quelle volte tra le braccia che ti stancherai di me.

Puoi stare sicuro che non mi stancherò mai di farmi accarezzare e baciare da te.

Posso tenerti sempre cosi, nel dirlo la strinsi ancora di più, e scesi con la mano quasi sul culo.

Puoi perché no,ne sarò felice se avrai delle attenzioni per me,mi sentirò meno sola.
Se tu sei contenta ti colmerò di baci e di carezze, da questo momento mi avrai sempre intorno, posso baciarti sempre ed accarezzarti come adesso, faci una carezza per tutto il culo, il messaggio era chiaro.
Certo amore mio puoi fare quello che vuoi, basta che non lo fai in presenza d’altri non capirebbero, adesso lasciami finire.
Starei delle ore cosi con te.
Avremo tempo amore.
Si sciolse dal mio abbraccio e si giro verso i fornelli, l’abbracciai da dietro mettendo le mani a croce sotto al seno, e baciandola sul collo, mamma questa sera e il turno di Sonia di dormire dalla zia vero.
Sì perché.
Avrei un idea vorrei massaggiarti con delle creme che ho preso al negozio sono ottime per la cura della pelle vuoi. Certo se ti fa piacere perché no e ora che mi curi un po’.
Mamma io intendo massaggiarti per tutto il corpo. Ho capito amore.
Vedrai mi prenderò cura di te ti faro più bella di quello che gia sei. 

 Mi metto nelle tue magiche mani.

Appoggio la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi, continuai a baciarla sul collo sulla guancia, ti voglio bene non dovrai piangere mai più ne per miseria ne perché

Ti manca qualcosa, scesi con la mano sul ventre, penserò io a te per tutto, scesi con la mano ancora più giù sino a metterla sul monte di venere.

Ti ringrazio amore fa che tutto ciò si avvera.

Lo faro tu sei tutto per me, pressai le dite sulla fica mettendo la mano nel mezzo delle cosce anche se era da sopra al vestito senti di aver forzato tra le labbra,

ti chiedo solo due cose.
Dimmi qualsiasi cosa vuoi e gia tua.
Uno e che non voglio più vederti piangere, secondo che mi permetterai ti poter stare sempre cosi con te, poterti accarezzare e fantastico.
Te lo già detto amore importante di non farlo in presenza di qualcuno se fai un solo gesto sbagliato non ti avvicini più a me.
Stai tranquilla non sono uno stupido.
Lo so che non lo sei, ma adesso mi lasci finire, non vuoi mangiare oggi.
So io cosa mangerei.
Dimmi cosa vorresti mangiare.
Te mangerei a forza di baci.
Matto lasciami adesso.
Poco dopo ci mettemmo a tavola ero seduto di fronte a mamma, allungai il piede gli accarezzavo il suo, lei mi sorrideva, alzai il piede fino a metterlo tra le ginocchia di più non arrivavo come fosse casuale feci cadere il coltello nel raccoglierlo guardai tra le sue cosce era senza mutande, ripresi il mio posto lei mi guardo e sorrise che era un invito a continuare,dopo aver mangiato lei inizio a rassettare l’aiutai come si mise a lavare i piatti gli dissi mamma io esco ci vediamo questa sera.
Mi lasci sola pensavo che restavi un po’ con me.
L’abbracciai di dietro come prima e baciandola sulla guancia, devo andare ho un impegno ma questa sera iniziamo la cura, mi fai una promessa.
Dimmi che vuoi che ti prometta.
Mi lascerai fare tutto quello che voglio desidero che tutto il tuo corpo fiorisca di nuovo.
Mi metto nelle tue mani gia te lo detto, anche se adesso sei cattivo mi lasci, sai che mi piace che mi stringi cosi.
E a me piace tenerti, ero un ragazzo ma non stupido penso che si era, eccitata adesso voleva godere, misi la mano sul monte di venere, e pressai un po’ volevo vedere come reagiva, reagì
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                                           Capitolo 5




Rilassandosi sull’ mio torace, continuai a baciarla sul collo e vicino l’orecchio, spostai la mano e la misi lungo la coscia e lentamente sollevai il vestito.
Marco amore che fai.
Lasciati andare sarà bello vedrai.
Non posso farmi toccare cosi da te sei mio figlio.
Non a importanza chi siamo, e bello volersi bene,avevo messo un dito tra le labbra della fica e gli stuzzicavo il clitoride.
Ma tu mi vuoi bene.
Certo che te ne voglio.
Mamma sai prima ti ho visto tra le cosce sai che sei bella, quando ti ho detto che volevo mangiarti e questa che voglio.
Lo so amore avevo capito, davvero mi trovi bella.
Tu sei bella, e per quello che ho visto devi essere uno splendore.
Marco amore com’e bello muovi il dito più svelto cosi.
Mamma quando stai per godere avvisami.
Perché che vuoi fare.
Desidero che mi godi in bocca, desidero leccarti questa tua splendida fica, lo fai.
Sì amore sì adesso, adesso.
 M’inginocchiai rapidamente ed affondai il viso, in quella splendida fica, lei mise le mani sulla mia testa e mi teneva pressato sulla fica.
Marco amore non posso fare questo con te.
Feci orecchie di mercante, diceva che non poteva, intanto mi pressava sulla fica, cercavo di mettere la lingua quando più dentro era possibile, era qualcosa di sublime leccare i suoi liquidi, adun tratto mi presso cosi forte che mi mancava l’aria, si rilasso e allento la presa diedi un paio di linguate, poi mi rialzai, la baciai sulla bocca.
Marco com’e possibile che sia successo.
Mamma e stato bellissimo, promettimi che mi permetterai di leccartela ancora.
Amore come posso dire sì adesso e successo cosi senza pensare a quello che facevamo.
Mamma e bello a te piace a me pure perché negarci questo piacere.
Cosi tanto ti piace.
Ho sì e sai quando e stato più bello, quando ai goduto e mi tenevi pressato sopra.
Amore mi dispiace non volevo.
Mamma e stato l’attimo più bello, promettimi che lo rifaremo ancora,e di più dovrai fare come adesso pressarmi sopra e stato l’attimo più bello.
Amore e peccato ma lo rifaremo, ma tu devi promettere che fai molta attenzione a non fare e dire nulla che possa dare il minimo sospetto.
Stai tranquilla non sono mica scemo, mi devi promettere che questa notte lo rifaremo,
Penso che sarà ancora più bello, nel frattempo l’avevo stretta a me accarezzandogli il culo e baciandola sulla guancia.
Perché sarà più bello?.
Inizierò a baciarti e leccare iniziando dalla fronte sino al punto più nascosto del tuo corpo
Gli passai le dite tra le natiche, sfiorando il buco del culo, dimmi sì ti prego.
Sì amore mio se non la smetti te lo faccio fare di nuovo adesso.
Mi prometti che quando starai per godere mi pressi la testa su.
Amore quello viene naturale, cosi tanto ti piace.
E bellissimo.
Ok lo faro.
Mamma non vuoi fare nulla per me, non e giusto come faccio resto cosi.
Che vuoi fare`amore.
Un attimo mi sbottonai i pantaloni e li abbassai, apri  le cosce, lo fece, lo misi nel mezzo,mamma mio Dio quando e bello.
Marco amore mio vai piano sarà ancora più bello, ecco cosi, amore quando sei pronto tirati indietro non godere tra le cosce non si può mai sapere, poi desidero che mi godi in bocca come tu ai fatto con me, sono uscita di senno oggi, ma non mi importa sono troppo felice di stare con te in questa situazione.
Mamma non resisto più sto per venire.
Si sciolse dal mio abbraccio e si inginocchio, prese il cazzo e diede delle linguate tutto intorno alla cappella, poi lo prese in bocca, strinse il cazzo sotto per fermare l’orgasmo, misi le mani sulla sua testa, e l’aiutavo, e andare avanti indietro, stavo per esplodere, la fermai con il cazzo tutto in bocca, la tenni ferma esplosi, ingoio tutta la mia sperma, lo lecco, tutto intorno, lo lascio, si alzo e mi sorrise.
Sei, contento, quanto ne avevi, mi stavi soffocando, ma era buono.
Mi dispiace, non volevo, ma sai in quel momento uno non pensa.
Lo so amore, ma e stato bello, sentirti esplodere in fondo la mia gola, solo che non mi aspettavo che ne avevi tanta.
Mamma e stato stupendo, bellissimo, stasera lo rifacciamo.
Si amore saremo soli, una volta chiuso la porta,staremo tranquilli.
Desidero tenerti nuda tra le braccia mi accontenti.
A questo punto, che siamo, ti accontento ci metteremo nudi, solo una cosa ti chiedo, non dovrai provare a metterlo dentro.
Perché sarebbe bellissimo poterti chiavare.
Lo so ma per due motivi dico di no, il primo, potrei restare incinta, e capirai, poi sarebbe incesto completo.
Restare incinta, si può usare le pinnule o il preservativo, a parte che io mi so controllare, e posso tirarmi fuori, prima che godo, per l’incesto chi se ne frega ci amiamo e questo basta.
La fai facile tu.
E facile se lo vogliamo, la baciai sulla bocca, amore saremo felici.
Che vuoi diventare il mio amante.
No l’amante,ma l’amore della mia vita.
Vai adesso stasera vediamo.
Andai al lavoro, ero al settimo cielo, non mi aspettavo di arrivare tanto con mamma, ero sempre stato attratto da lei, non ci provavo, un po’ uno non pensa che, la madre non accetta gli approcci di suo figlio, come fini l’orario di lavoro andai di volata a casa, mia sorella era già, andata dalla zia.
Ciao amore vuoi cenare.
Si ma prima desidero baciarti.
Baciami amore anch’io desideravo che venivi, presto non so cosa mi succede ma ti ho atteso tutto il giorno, come una donna innamorata aspetta il suo amore.
La presi, tra le braccia e cercai, la sua bocca, iniziammo a baciarci con frenesia e desiderio misi una mano lungo la coscia e gli sollevai il vestito,misi la mano nella mutandina.
Dopo amore, desidero prima lavarmi, sono rimasta cosi tutto il tempo volevo che rimanesse,ancora tutto il piacere che mi ai fatto provare.
E adesso che e bello sa di fica, e no di sapone. Non dire stupidaggini amore, in questo momento puzza, e lo so bene, dopo a letto, farai quello che desideri, e lavati anche tu, io intanto rassetto. Andai a lavarmi, mi rasai quei quattro peli che avevo sul viso, mi, illudevo che avevo la barba, mi profumai, andai in camera da letto, dopo una mezzora, venne, indossava una camicia da notte corta e trasparente, spense la luce, si mise a letto, ci cercammo, le nostre bocche si fusero, tutte in unico, piacere, i nostri, corpi aderivano, il mio cazzo duro presso sul suo monte di venere, gli tolsi la vestaglietta, e io le mutande, gli accarezzai una tetta, giocavo con il capezzolo, si indurì, dava l’impressione, di un
        REALIZARE UN SOGNO AMARE MAMMA E ZIA


                                           Capitolo 6







Chicco d’uva, lo presi tra le labbra, lo lambivo con la lingua, misi la mano tra le cosce, e come mi aveva insegnato, zia, cercai il clitoride,lo presi con due dite, lo stringevo e lo massaggiavo, delicatamente, lei prese il cazzo, lo massaggiava, con una delicatezza, vellutata,lascai, il capezzolo, scesi giù, Verso la fonte, del piacere, misi la testa tra le cosce, gli allargai le labbra della fica, con la lingua cercai il clitoride, diedi delle leccate rapide, gli misi due dite dentro, iniziai a chiavarla, con le dite. Marco girati, verso di me dammi il cazzo, cosi posso succhiartelo. mi girai, portando il cazzo,all’altezza, della bocca, senti subito la lingua sulla capocchia, lambiva, tutto in torno, lo prese, in bocca, inizio a farmi il pompino,mi dedicavo alla fica,, Provai a stuzzicarle il buco del culo, attesi, una sua reazione, ci fu, ma non negativa. Marco amore, mettici un dito dentro, mi piace, essere stuzzicato il buco del culo. Perché, non ti fai inculare, non sarebbe più bello, un’altra sera, adesso continua, sto godendo che bello, Amore, cosi muovi il dito, più veloce, leccami, la fica, e godiamo insieme. Alcuni secondi, esplosi,ingoio tutto, mi strinse, la testa tra le cosce, ci rilassammo, mi addormentai come un angioletto, tra le braccia, di mamma. Mi sveglio, al mattino, con un succo, d’arancia, e lo zabaglione. Mamma a che serve lo zabaglione. Ti metterà in forza, bello, mio, questa sera, mi devi fare il culo, bello, dopo che ti sei addormentato, non pensavo altro, di farmi fare il culo da te, desidero farti questo dono, sono vergine di culo, a te l’onore, di rompermi il culo, adesso alzati, che si fa tardi, per il lavoro. Poco dopo, andai a lavoro, iniziai, e qualche cliente abituale, mi chiese, cosa ai Marco sembri diverso,a una che conoscevo molto bene, avevo confidenza, mi pose la stessa domanda, mi chinai, all’orecchio, gli sussurrai, o fatto l’amore per la prima volta. Bravo ti dai da fare, giovanotto, devo fare attenzione, adesso sarai, più sicuro di te, farai la corte a tutte le clienti. La prima sarà lei, dove troverei una bella come lei. Adulatore, ti darò una mancia, molto generosa, la ringrazio, signora, le volevo chiedere, un favore se può. Dimmi che cosa desideri, che faccia. Avrei in mente, di creare un giro, di servizio a domicilio, di massaggi e trucco, forse ne può parlarne alle sue amiche, non voglio che il principale lo sappia. Bene ai, la prima, cliente sono io, e di sicuro, ti trovero, delle clienti, non e che una scusa, per cercare di scopare, dillo, subito. Mi metta imbarazzo. E perché, io dico quello che penso. Nel caso io dico non e cosi, se si può offendere, e non diventerà, la mia prima cliente, se gli dico, si o anche intenzione, di scopare con lei, mi manda a quel bel paese, praticamente a fan culo, come mi devo comportare?, mi dica lei. Vieni da me nel pomeriggio, mi farai massaggi, e il trucco, se ci viene voglia di scopare,si deciderà se farlo, o no. Grazie, le dico adesso, ogni volta, che viene qua, io le guardo le gambe, o sempre pensato cosa, succede, se mi metto con la testa tra le cosce della signora. Ti davi una risposta. Si che mi avrei preso un gran ceffone. Quello che ai voglia di fare, non lo se te lo permetto, certo non qui, ci vediamo da me nel pomeriggio. Mamma non trovava, molto lavoro, mio padre, non dava nulla, era solo uno scansa fatica, cosi avevo pensato, che potevo guadagnare dei soldi extra. Quella sera, volevo restare a dormire da mamma, era il mio turno di dormire da zia, cercai amia sorella, se ci andava lei, non volle, io e mamma ci guardammo, e lei mi disse, sarà per un’altra volta, la zia mi aveva chiesto di non cenare, desiderava cenare, con me, al mio arrivo, come chiuse la porta, mi abbraccio, mi ficco letteralmente, la lingua in bocca, io rapido, gli sollevai il vestito e gli accarezzai il culo, e come avevo fatto, con mamma, gli misi un dito nel culo, mi sbottono i pantaloni e tiro fuori il cazzo che, era già pronto all’uso, mi masturbo, un poco, si allontano. Vieni ceniamo, abbiamo la notte davanti a noi, metterò il ferro, e che vada al diavolo, mi a chiamato e in pieno oceano. Come lo sai che sia vero può raccontarti una bugia. Non può, quando chiama, e sono in navigazione, chiamano, con Roma radio, quando squilla, l’operatore, mi dice il nome della nave, tranquillo, mio giovane amante, abbiamo la notte, tutta per noi, prima di cenare, o un desiderio, desidero che ci immergiamo, nella vasca da bagno, piena d’acqua calda e profumata, vuoi. Insieme, e stupendo andiamo, che aspettiamo, mi spogliai, velocemente, sembrava, che la vasca, poteva volare via, zia mi segui, pochi secondi eravamo nella vasca,con l’acqua, bella, calda e profumata, ci copriva, completamente, prese una spugna, ci verso su del bagnoschiuma, in abbondanza, me la passo per tutto il corpo, contra cambiai, mi piaceva, un sacco, insaponarle le tette,, tra le cosce, mi lavo il cazzo, mise un dito nel culo, per lavarmi meglio, mi spiego, che quando, una donna ti fa il pompino, se il culo, non e lavato, bene, si sente, il cattivo, odore, mi chiese di fare lo stesso con lei, ridevamo, ci scambiavamo dei baci, usciti dall’acqua, mi profumo, ebbi l’impressione di essere il suo giocatolo, o forse il figlio che non a, il paradosso, e che il marito, dichiara, io sono a posto, il grande maschio, in seguito, si vedrà, mi passo un accappatoio, cenammo un buona cena, mi diede una bistecca, alta due dite, cotta al sangue, anche lei, devi metterti in forza, stava diventando una mania, tra lei e mamma, dopo cena, mi disse di accendere la tv in camera da letto, la sentivo che rassettava, mi raggiunse, data la stagione calda, si tolse l’accappatoio, resto nuda, mi abbraccio. Marco spegni, quello stupido apparecchio, devi amarmi. Zia io ti voglio scopare, sarà la mia prima volta. Sicuro che mi scoperai, e sono felice che sia io a darti questa gioia per la prima volta, prima, mi lecchi un po’, e io te lo succhio, sai che ai un bel cazzo, e anche grande, mio marito si sente, uno stallone, se vede te si va a nascondere. Inizio a ridere, zia, devo usare il preservativo, io non ce lo. O provveduto, io tranquillo. Zia lo che devo metterlo, per la prima volta, che chiavo, fammi sentire cosa si prova, a sentire il calore della fica. D’accordo entrerai, e per poco, poi lo metti, il cornuto, si vanta, e cola mia che non arrivano figli, io penso che, sia lui che non e buono, a fecondare. Mi fa una rabbia, quando scopiamo, sembra un coniglio, non riesce, a durare, che viene, poi con una faccia da cretino, mi domanda e stato bello, vero amore, un cazzo, questa mia povera fica, gli vorrebbe gridare, chiavami stronzo, taccio, per la quiete, gli rispondo con ironia, e stato fantastico, lui si pavoneggia, meglio non pensare a lui, abbracciami mio piccolo grande amore. Iniziai dai capezzoli, a un seno stupendo, molto più grande di quello di mamma. Un giorno, devo provare, la spagnola, o sentito delle donne, nel salottino d’attesa, dove lavoro, ne parlavano tra loro, i capezzoli, erano un po’ mosci, quelli di mamma sono duri, pensai tra me che cazzo ti frega, e questo il momento di metterti a fare confronti, presi tra i denti un capezzolo, iniziai a succhiare e mordicchiarlo, leccavo, muovevo la lingua, rapida, inizio a indurirsi, continuai sino a che tutte e due diventarono duri, nel frattempo, avevo messo la mano tra le cosce, due dite, nella fica,la chiavavo, mi aveva preso il cazzo, mi masturbava, mi spostai , presi la posizione, del sessantanove, aveva un pube, molto folto, di peli neri, e ricciuti, scostai, i peli, passai la punta della lingua, per farmi strada, lei mise le mani, ad aprire le grande labbra,presi il clitoride, tra le labbra, lo leccavo, succhiavo, un dito nella, fica, uno nel culo, lei aveva preso il cazzo, mi leccava, lo prendeva quando più gli era possibile, senti che con la punta della lingua, apri la boccuccia, del cazzo, duro, un bel po’, mi invito, a cambiare, posizione. Amore, vienimi sopra scopami, chiavami, forte , con questo, bel cazzo,, vienimi sopra,. Mi distesi su di lei, prese il cazzo e lo guido, mi abbraccio, forte, mise i piedi sui ,miei, reni, e spinse, entrai in lei, iniziai, a chiavarla, lentamente, era la mia prima chiavata, me la volevo, godere, ogni attimo, dopo, un po’. Marco, mi dispiace, devi mettere il preservativo, ti lascerei fare, o paura. Lo prese e mi aiuto lei a infilarlo sul cazzo, mi guido a metterlo dentro di nuovo, cazzo quel coso non mi piaceva per niente, era la prima volta, in tutto, ripresi a chiavarla, ci scambiavano, baci poi lei mi chiese. Mettimi un dito nel culo. Lo misi, che cosa succede, tutte fissate con il culo, io ero arrivato al limite, venni, continuavo, a chiavarla, con foga, lei grido. Godo amore mio, ti amo, che bella chiavata, dobbiamo farlo tutti i giorni, ti amo amore mio. In quel momento l’amavo anche io,come poteva essere il contrario, un ventenne, che, si fa la sua prima scopata, mi disse di andare in bagno, di buttare il preservativo, nel cestino della spazzatura, dopo a letto, volevo ricominciare. Dormi e tardi, non sprecare la tua giovane, energia, volendo tutto in una notte, abbiamo tempo. Mi addormentai, con il viso poggiato, sulle zizze, felice, di averla avuta,e la possibilità di averla ancora, e dormire, con le zizze, come cuscino. L’indomani mattina mi sveglio, con un cornetto, il cappuccino, e lo zabaglione, ti fa, bene, devi riprendere, forza. Non la capivo, questa mania, mi recai a lavoro, avvisai mamma che non andavo a pranzo, alle quattordici, mi recai, dalla signora Mariella. Sei puntuale, accomodati. dove possiamo metterci, sul letto, ti va. Certo va bene, se glie, possibile, mettiamo un grande, asciugamano, per evitare, che, sporchiamo tutto, d’accordo, stese l’asciugamano, si tolse, l’accappatoio, resto solo con la mutandina, non era niente male, mi sorrise, aveva notato il mio sguardo di ammirazione e sorpreso, iniziai a massaggiarle il corpo, forse non e professionale, io mi ero, eccitato, ora che ero li, volevo scoparmela, massaggiai il culo, non disse nulla, gli abbassai le mutandine, mi agevolo,  con i movimenti, lavoravo, a fianco al letto, mi tolsi le scarpe, Sali sul letto, le massaggiavo la schiena con forza, tirai fuori il cazzo, presi della crema, glie la spalmai tra le natiche, guidai il cazzo, gli scivolo, dentro, come niente, di sicuro on era la prima volta. Marco come ai capito, che mi piace prenderlo, nel culo. Una con un culo, come il tuo, per forza di cose, gli piace, essere inculata, credo che molti, sono attratti, da questo culo. Ai ragione, ma adesso taci, e inculami, forte, mi piace sentire le palle, sbattere, contro, il culo, iniziai a fottere, veloce, ormai, mi sapevo controllare, di non sborrare, subito. Marco cosi come scopi bene, sto sbrodolando, o la fica che cola, sborrami in culo, cosi, vengoo.  Dopo averci rivestiti e dato una pulita, la truccai, non mi chiese, quando mi doveva, mi passo, dei soldi, che per guadagnarli, dovevo lavorare, una settimana, al salone. Finito il lavoro, tornai a casa, non dissi nulla a mamma, dei soldi, li misi da parte, avevo intenzione, di mettere dei soldi da parte, per aprire un mio salone, è se per riuscirci, dovevo scoparmi delle signore, over,chi sene fregava, scopavo e mi pagavano, si sparse la voce, tra le amiche della signora, si creo un giro di tre incontri a settimana, e tutte, erano, molto generose,io accumulavo, soldi. Tornando a quella sera, mamma mi accolse, baciandomi, mettendomi la lingua, in bocca, dopo, e bel pezzo che ci baciavamo. Marco la cena e pronta, vieni, ti o atteso tutto il giorno, sono diventata, pazza, una madre, malata, d’amore, per il figlio, oggi sono stata tutto il giorno,in uno stato di eccitazione, il pensiero, di scopare, con te. E io non vedevo l’ora, che arrivava l’orario di chiusura. Dopo cena, mia sorella, andò a dormire, dalla zia, restammo soli, aiutai a rassettare,come finimmo, ci guardammo, e ridendo, di corsa in camera da letto, sembravamo, due, ragazzini, e in verità, in quel momento non pensavo minimamente, che la donna, nuda che mi era davanti era mia madre, poco, mi interessava, bella, un gran pezzo di fica, una cosa avevo capito di lei, amava fare il sessantanove. Dopo un po’ che, ci leccavamo,gli avevo messo due dite nella fica, al momento che mi resi conto, si era bagnata, tutta, e smaniava, il suo corpo, era un fremito di piacere, misi il preservativo, entrai in lei, iniziai, prima lentamente, sino a che. Marco, che bello, scopami, forte sarò dannata all’inferno, per questo, non m’importa, chiava amore, e dannazione della mia vita. No all’inferno ti, porto, ma nel paradiso, del piacere,. Si e cosi, godo, o la fica, che mi cola, cosi amore, mio. S’inarco, spingendo, contro, di me, mi blocco, chiedendo, di fermarmi, e ben piantato dentro, di lei, attesi che si rilassava, ripresi a scoparla, sino a che, non sborrai.
Da quella sera, molte cose, sono cambiate, iniziai, a scopare, ogni giorno, tra le due clienti, e le donne di famiglia, andava alla grande, l’unica cosa che non avevo previsto era, di essermi innamorato, della zia, glie lo confessai, e la sua risposta, fu. Marco dici che mi ami, ti amo, anche io, il nostro può essere solo un amore, fatti di incontri, quando mio marito, non ce, devi trovare una ragazza, della tua età, io sarò un bellissimo ricordo, e null’altro. Ti amo, non lo so, ne come, e ne quando, noi due vivremo, e ci ameremo, per sempre. Dichiarazioni, di un giovane, inesperto e, innamorato. Avevo messo, da parte, un bel po’ di soldi, senza avvisare mamma, iniziai a cercare un locale, un giorno, tornando dal lavoro, com’era mia abitudine, mi fermavo, al bar, scambiavo quattro chiacchiere, con gli amici, quella sera, cera, un’atmosfera, tesa, erano silenziosi, e tristi. Cosa e successo ragazzi.  Marco, non sai nulla. Torno adesso dal lavoro, cosa dovrei sapere. La nave, dove e imbarcato, tuo zio, e altri quattro ragazzi del nostro quartiere, si pensa, che, sia affondata, non si altro. Salutai, andai a casa di corsa, mamma non cera, era dalla zia, li raggiunsi, in quel momento era arrivata, la notizia, erano morti tutti, alle diciassette quarantacinque, aveva interrotto i collegamenti, una nave che era nelle vicinanze, l’aveva vista, inabissarsi, le condizione del mare, erano, proibitive.
Zia rimase vedova, un proverbio, cita, il male e di chi muore, chi resta trova pace, e si rassegna, zia, non solo, gli assegnarono una Ottima pensione, prese, una grossa cifra, dall’assicurazione. Per un po’ zia, non volle scopare, malgrado, tutto, era suo marito, dopo un mese, gli ormoni, si ribellarono, mi chiamo, andai da lei. Marco amore scusami, ti o trascurato, baciami, o bisogno di te, ci baciammo, e di la sul letto. Zia, io voglio dirlo a mamma salvo se, non lo sa di già, io voglio vivere, con te. Anch’io lo voglio, gli parlo io, con la speranza, che, non mi dia della puttana, sia chiaro, dal momento, che vivrai qui, basta, con le altre, anche con tua madre, desidero una relazione, sana, sei d’accordo. In tutto, amore. La sera dopo, tornato dal lavoro,come entrai mamma. Marco, e venuta mia sorella, e piangendo sì e confidata, io immaginavo, che cera qualcosa, adesso vai ti aspetta. Grazie mamma, io sarò per te sempre, tuo figlio, e ti aiuterò economicamente. Lo so che lo farai. Da quel giorno viviamo, da coppia, sotto casa sua, ce un locale, di sua proprietà, con quello che avevo, io, Chiara, la zia, mise il resto, si realizzo il mio sogno, riuscì, aprire il salone, Chiara lavorava, con me, mamma, e mia sorella, erano con me, gli affari, volarono, tutte le clienti, dove lavoravo, vennero da me, qualcuna mi corteggiava, Chiara, sembrava, un poliziotto, io me la spassavo, della sua gelosia, capito ancora di scopare, con mamma, una mattina, prima che arrivassero le prime clienti. Marco, devo parlarti un attimo. Dimmi e successo, qualcosa. Non e successo, nulla, o si, la prima cosa, che voglio, fare e dirti grazie, mi ai reso la vita meno amara, mi ai amata come donna, ti sei fatto carico di noi tre, sei riuscito, a non farci mancare nulla, e per questo, grazie. Mamma dai cosa ai dire. Lo conosci il professor Ciro, mi a chiesto, di sposarlo, che ne pensi se non vuoi gli dico di no. Mamma che sei uscita di senno, devi dire di si, se, lui ti piace. Non ti arrabbi, con me che mi risposo. No se tu sei felice, lo sono, anch’io. La mia storia, finisce, qua, il resto, non conta, e storia, di tutti i giorni.


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