La foto, non centra con il racconto, è solo perché è bella |
Sono stata sposata. Con uno emerito stronzo. E’ ora divorziata. Dal
mio disastroso matrimonio. ho avuto un bambino bellissimo. Lavoro. Unico mio
problema. Non so come fare con il bambino. Un sabato invitai, mio padre a
pranzo. Da quando mamma è venuta a mancare. Viva solo, era come aveva perso, la
voglia di vivere. A lui piace il pesce. Prepara il pranzo a base di pesce.
Mentre preparavo, il pranzo, lui mi aiutava, in cucina. Notai un suo
atteggiamento, molto strano, per un padre. Niente di particolare. Ho ero io a
vedere qualcosa che non cera. Ebbi l’impressione che, trovava tutte le scuse
per, toccarmi, darmi dei baci. Mia chiama il mio amore. Ho solo te. In più
vedevo che i suoi baci si avvicinavano sempre di più alla mia bocca. ‘’ Devo
spendere due parole, per lui.’’ E’ un bell’uomo, quasi cinquant’anni. Portati
molto bene. Io gli uomini mi spogliano con gli occhi. Sento delle frasi, a
volte molto piccanti. Dopo pranzo. Mi aiuto a rassettare.
-Amore che facciamo è sabato non staremo in casa.
- Papa dove vuoi andare.
- Andiamo al parco,portiamo Luca a giocare.
- Pochi minuti uscimmo. Non avevo mai visto mio padre cosi. Sempre
stato un bravo uomo, marito, è papa. Al parco, il bambino correva, nel prato.
Lui mi prese per mano, intreccio, le dite con le mie. Contra cambiai, quello,
approccio, iniziava a intrigarmi. Passeggiando, arrivammo a un posto più
isolato. Lui lascio la mano. La mise nel mio fianco. Mi strinse a lui. Io come
un automa poggiai la testa sulla sua spalla. Io non lo so come avvenne. A un
tratto ci trovammo bocca a bocca. E’ la sua lingua, entro nella mia. Forse
avrei dovuto, ribellarmi. In quel momento provavo, la cosa molto eccitante. Era
cosi forte l’eccitazione, che mi ero bagnate le mutandine. Il bacio duro a
lungo, senti la sua mano accarezzarmi il culo. Ci staccammo, mio figlio mi
chiamo. Nessuno di noi due parlo. Eravamo consapevoli, che qualcosa tra noi era
cambiato. Ritornammo a casa. lui accese la tv. Io preparai la cena. Cenammo in
silenzio, credo che non volevamo, parlarne. Mentre mi baciava, mi toccava il
culo, avevo sentito, il suo cazzo, pressare contro di me. E’ deve averlo anche
grosso. ‘’Un ricordo, che spesso mi torna, in mente. Un pomeriggio di molti
anni fa, mamma era ancora con noi. Cercavo un ferma capelli, stavo per entrare
nella camera di mamma. La porta era socchiusa, senti russare. Guardai in
camera, era papa che dormiva, la mia sorpresa, fu che il cazzo, era uscito
fuori dalle mutande. Era duro, la capocchia, era tesa, sembrava lucida.’’ Molti
anni dopo, mi capitava di farmi un ditalino, cercavo di pensare a qualche
ragazzo. Al momento di godere., pensavo al cazzo di papa. Tornando a quella
sera. Dopo cena lui guardava la tv. Io mi ritirai, nello studio. Verso la
mezzanotte. Decisi di andare a letto. Nella sala tv era tutto spento. Non lo so
cosa volevo. Restai delusa, che non cera. Ero al buio a letto, non mi veniva,
da dormire, ero eccitata. Come un automa, la mano parti da sola, la misi nella
mutandina, iniziai a masturbarmi. Ero presa, a masturbarmi. Non lo sentì,
entrare. Mi bacio,dandomi la lingua. Mi tolse la mano, dalla figa, è la mise
lui. Mentre mi baciava, mi masturbava. Mi bagnai in mediamente, la figa.
Sentivo il cazzo duro, premere vicino alla mia coscia. Stesi la mano, a
prendere il cazzo. Fu come, aver, la scossa di come era duro,’caldo. Lascio di
baciarmi. È inizio a baciarmi iniziando dalla gola, scesi sui seni. Prese un
capezzolo tra i denti, lo martello con la lingua. Io iniziai a segarlo.
Lentamente, senza smettere, di leccare. Si giro, si mise nella posizione del
sessantanove. Stavo per prendere il cazzo, in bocca,. Quel cazzo che tanto,
avevo desiderato, sognato. Ma lui si distese su di me. Guido il cazzo. Entro
nella mia figa. Che era un lago di come mi ero bagnata. Entro tutto, si fermo
per alcuni secondi. Non smise di baciarmi per tutto il viso. Poi inizio a
chiavarmi. Mi avvinghiai a lui. I nostri corpi diventarono tutto uno. Non avevo
mai goduto cosi tanto. Duro a lungo, in un attimo, ci stringemmo in un
abbraccio fortissimo, esplodemmo in un turbine di piacere, venimmo insieme. Quella
notte scopammo, varie volte al mattino ero distrutta, ma felice.
Da quella notte viviamo la nostra vita, con amore. Mai trovero un uomo
che mi ama come lui ama me. E’ io a lui.
bel racconto
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