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La amica Di Mia Moglie Parte 1 (Un Lettore)





                          L’amica di mia moglie
                                                          Prima parte

Devo dire che, per colpa di una malattia, non riuscivo più a fare l’amore, (a chiavare per essere sincero e chiamare le cose con il loro nome)
Luisa l’amica di mia moglie, veniva tutti i giorni, prendevano il caffè, fumavano, facevano quello che fanno tutte le donne, parlavano.
Anni prima con Luisa ci avevo provato, ma senza risultati; lo disse anche a mia moglie, si litigò, e per un certo periodo, non venne più, poi si avvicinò di nuovo, ed io non ci provai più, non potevo fare del male a mia moglie, non lo meritava, ci scherzavo ma nulla di più.
Tutto cambiò un giorno, era di pomeriggio, mentre loro come al solito erano in cucina a parlare, fumare e prendere il caffè, mia moglie mi chiamò, ero al pc e di malavoglia andai da loro.
Che c’è? Domandai,
Siediti devo dirti una cosa, penso che ti piacerà mi disse,
Dimmi, cosa mi dovrebbe piacere?
L’amica sorrideva.
Se ti va e sei d’accordo, e credo tu lo sia, abbiamo pensato di fare una cosa a tre.
Non capisco cosa vuoi dire una cosa a tre?
Luisa resta qui questa sera e andremo a letto insieme.
Continuo a non capire.
Insomma vogliamo fare l’amore, tutti e tre insieme, divertirci un po’.
Volete prendervi gioco di me?
No è vero non scherziamo.
Non vi credo.
Che possiamo fare, per farci credere?
Se è vero datevi un bacio.
Noi due?
Si voi due, un bacio vero con la lingua.
Si alzarono, erano un po’ impicciate, sorrisi, Luisa poggiò la bocca su quella di mia moglie, si capì che le aveva messo la lingua in bocca; durò alcuni secondi e si staccarono.
Convinto, adesso?
No, perché voi due pur di prendervi gioco di me, siete capaci di tutto.
Allora non sappiamo più cosa fare, per convincerti.
Un modo ci sarebbe: Luisa voglio metterti la mano nella mutandina, se e vero, non avrai problemi a farlo, tanto questa sera, se è come dite staremo nudi e ci toccheremo, che dici?
Guardò mia moglie.
Fatti toccare è come dice lui, le disse.
Va bene, però andiamo nell’altra camera, mi sentirò più a mio agio.
Andammo nella camera lei mi sorrideva.
Mettila.
Si alzò appena un po’ la maglietta, sbottonai il primo bottone del pantalone e misi la mano dentro, le toccavo la fica e dopo tanto tempo, il mio cazzo ebbe un sussulto, le misi un dito dentro, non avrei mai voluto smettere.
Basta adesso, stasera avrai tutto il tempo.
Parlando sotto voce, mi disse: ho voluto questo perché ti desidero lo faccio per te.
Tornammo da mia moglie in cucina.
Sei convinto adesso e lo vuoi?
Convinto che fate sul serio, si, ma c’è un problema.
Quale?
E’ semplice, tu lo sai i problemi che ho.
Glie l’ho detto.
Si ma rifletti un attimo, metti che data la situazione, due donne nude, che ci tocchiamo, può essere molto eccitante, e mi funziona, dopo inizieranno le polemiche, penserai che è perché lei mi piace e tu no etc.
Magari, ti funzionasse, e poi che posso dire? io avrò un rapporto lesbico che non ho mai avuto in tutta la mia vita, ci divertiremo, e se ci piace, lo rifaremo; se tu cosi riesci a chiavare, anche se ti chiavi lei, sarò contenta, lei ha detto che vuole fare di tutto, le ho spiegato, che a te una volta ti e piaciuto prendere il cazzo finto nel culo.
Adesso mi hai fatto passare per gay?
Ma no disse Luisa, è solo un divertimento eccitante, Mirian, mi ha detto che avete uno con le cinghie, posso indossarlo io chiavo lei, se tu ce la fai chiavi me, oppure io ti inculo, e tu chiavi Mirian, penso che ci possiamo divertire, se non succede sarà stata una esperienza, e amici come prima.
D’accordo, a stasera.
Ok vado ci vediamo nel tardo pomeriggio.
L’accompagnai alla porta, ciao, ci vediamo più tardi.
Non vedo l’ora, il pensiero di incularti, mi sono bagnata.
Non è detto, che mi piaccia.
Scherzavo, non vedo l’ora di stare tra le tue braccia, vado.
Tornai da mia moglie, amore sei sicura di quello che, stiamo per fare? io voglio, solo una cosa: non perdere il tuo amore.
Non lo perderai mai, so bene l’amore cha hai per me, prima non mi lasciavi un attimo tranquilla a tutte le ore, del giorno e della notte, mi chiavavi; che lei ti piaccia non puoi negarlo, penso di non sbagliare quando dico, che ti piacerebbe scoparla so che non sei innamorato di lei.
Infatti, è come hai detto, io amo solo te.

                                    



























                                                                                Seconda parte

Amavo e amo mia moglie, e come aveva detto lei, Luisa mi piaceva.
Nell’ attesa della sera, restai in uno stato di eccitazione, non era cosa di tutti i giorni, mettersi a letto con due donne; verso le diciannove arrivò, mia moglie era andata un attimo dalla vicina, a farle la puntura.
Entra, Mirian e andata a fare la puntura alla vicina.
Ok preparo il caffè,
Avete cenato?
No abbiamo pensato di cenare insieme, tu hai cenato?
No, prima ho parlato con Mirian, ci siamo messe d’accordo, di cenare insieme.
Ok inizio a preparare.
Sei contento?
Certo a dire la verità, non mi sono lavato le mani.
Perché?
Sentivo il tuo profumo.
Matto.
Forse lo sono, ma tu sai quando ti desidero, sono anni.
Lo so e ti devo chiedere scusa sono stata una stupida allora a dirlo a tua moglie, ma adesso possiamo recuperare, cosi non le facciamo del male, io le voglio bene, cosi ci divertiamo, senza tradire.
Allungai la mano e le carezzai il viso, dal viso scesi sulle spalle fino ad arrivare sul culo, dicendole: mi piace da morire e cosi ben formato, sembra un capolavoro di uno scultore.
Che poeta, nessuno aveva mai descritto il mio culo, come tu adesso.
Davvero è bellissimo, e non vedo l’ora di metterti la lingua dentro.
Dentro dove?
Nel tuo buco del culo.
Smettila, mi sto bagnando già al pensiero.
Bussarono alla porta era mia moglie, quando era arrivata Luisa avevo lasciato la chiave nella toppa, andai ad aprire, Luisa è arrivata.
Avete iniziato senza di me?
Le ho fatto solo il caffè, e poi senza te non farei mai niente.
Bugiardo, lo so che ti piace, ti ha sempre attratto.
Finiscila dai, se devi partire con questa idea, lasciamo stare tutto.
Cosa dici non mi succedeva da tempo al pensiero, è tutto il giorno che sto in calore, e in uno stato di eccitazione.
Poco dopo cenammo, pasteggiammo con un vino bianco leggero un po’ frizzante, questo ci mise in allegria; anche se siamo amici da anni, quello che ci accingevamo a fare ci metteva un po’ in imbarazzo, il vino, fece la sua parte, decisi di prendere l’iniziativa, ragazze che ne dite facciamo il gioco della bottiglia.
Sarebbe? domandarono in coro.
Mettiamo la bottiglia sul tavolo e la facciamo girare dove si ferma, quello si toglierà un indumento.
D’accordo.
Liberammo il tavolo, ed iniziammo, inutile dire, tutta la durata del gioco, dico solo che restammo quasi nudi tutti e tre, e si era creata una allegria, che dite andiamo di la, sul letto?
Andiamo disse mia moglie; ci stendemmo sul letto, chiesi loro di baciarsi, mia moglie era rimasta nuda per  il gioco io e Luisa con le solo mutande, iniziarono a baciarsi, io dietro a Luisa, le sfilai le mutandine, che culo pensai, era meglio di quello che avevo immaginato, iniziai a baciarla iniziando dal collo, scesi lentamente, sino al culo, misi la mano tra loro, e iniziai a toccare mia moglie, loro si baciavano, e si accarezzavano le tette, aprii le natiche di Luisa, ed il suo buco roseo e la sua raggiera mi apparve in tutta la sua bellezza, quasi con riverenza poggiai la punta della lingua, inizia a leccare aumentando il ritmo, passai alla fica, la feci girare, ora erano distese, una di fianco all’altra,, smisi di leccare Luisa e passai a mia moglie.
Basta, adesso pensiamo a te, disse mia moglie, mi fecero mettere tra loro due e tutte e due insieme, iniziarono, a baciarmi i capezzoli, neanche a dirlo mi ero eccitato, era un bel po’ di tempo che non ero cosi, con un cazzo bello duro, fu Luisa a prenderlo in mano.
Ehi Miriam, guarda che palo.
Ti facciamo effetto amore? scesero insieme, mia moglie inizio a leccare tutto in torno alla cappella, poi lo passo a lei, fu una scossa elettrica, vedere come muoveva la lingua, sulla capocchia del mio cazzo, le misi la mano sulla testa e la pressai per invogliarla a prenderlo in bocca, erano anni che sognavo quel momento, lei capì e lo prese quanto più poteva, cosi continuarono per un bel po’.
Amore chi vuoi, per prima?
Te amore, sorrise, si mise su di me, prese il cazzo e lo guido per farlo entrare dentro di lei, Luisa mettiti sul, mio viso a cosce aperte, che posso leccarti la fica e intanto vi baciate, si mise come avevo chiesto e iniziai a mettergli la lingua nella fica, sembrava un sogno, erano anni che la desideravo, a volte mi ero masturbato pensando a lei, mia moglie chiavava, e si baciavano toccandosi il seno a vicenda, durò un bel po’, poi mia moglie miagolò il suo godimento, era venuta, e con il cazzo nella fica, si strinsero bloccandosi, io ero stanco di usare la lingua mi doleva, ero stanco ma non contento, mia moglie si tolse si fece da parte, e Luisa prese il suo posto, quando la vidi mettersi a cavalcioni su di me prendere il cazzo e guidarlo, ebbi una scossa tremenda, quando lei aderì a me, ed il cazzo tutto dentro, stavo per venire, mi feci forza per non sborrare, avevo atteso troppo, questo momento, anche perché non sapevo per quanto tempo mi sarebbe rimasto duro, iniziò a salire e scendere molto lentamente, nel frattempo, gli accarezzavo il seno, la presi per i fianchi e la invogliai e stendersi su di me, lo fece, mi baciò sulla bocca, come avrei voluto, mettergli la lingua in bocca, assaporare la sua saliva, ma mi trattenni, non volevo che mia moglie, capisse più di tanto che mi piaceva da pazzi, forse ero stupido, la baciavo per tutto il viso, avevo messo tutte e due le mani sul culo, la girai mettendola sotto, mia moglie mi accarezzava il culo, iniziai a pompare,, continuavo a baciarla, per tutto il volto, gli passai la lingua tra le labbra, sentii che mia moglie, mi stuzzicava il buco del culo.
Amore vuoi un dito dentro?
Tutto quello che vuoi, mi penetro con due dite, ormai non resistevo più, lo dissi, non resisto più sto per venire, volevo togliermi, ma lei mi abbraccio forte.
Sborrami dentro, non avere paura.
Fu un regalo stupendo, ho sempre pensato che sia frustante, tirarsi indietro e finire con la mano, venni e fu tanta che ne uscì, dato la mia malattia era tempo che non godevo, mi distesi su di lei.
Mia moglie, mi accarezzava, Luisa, mi teneva stretto a lei e mi baciava.
Togliti adesso sono stanca.
Mi sdraiai, nel mezzo di loro due, mia moglie prese il cazzo e lo accarezzò.
Amore ci voleva questo, sembri rinato.
Speriamo bene.
Luisa io vado a fumare una sigaretta vieni.
Si vengo.
Mi lasciarono solo, cavolo pensai che scopata, era tempo che non stavo cosi, la cosa più sorprendente era che avevo ancora il cazzo duro, tornarono.
Che vuoi ricominciare? disse mia moglie.
Si se vi va.
Si se lo vuoi.
Luisa io vado in bagno.
Luisa si distese al mio fianco.
Perché non mi hai baciata?
Per la prima volta, è meglio di no anche se lo desidero.
Tu vuoi che ci siano altri incontri?
Dipende da te e da Miriam.
Ne abbiamo parlato prima, lei è contenta, vuole rifarlo.
Allora lo rifaremo ancora.
Dopo mi devi togliere un desiderio.
Dimmi se posso.
Da quando Miriam, mi ha detto che ti sei fatto mettere il cazzo di gomma nel culo, ho voglia di provare.
Va bene ma chiava prima lei, facciamo in modo che resta molto soddisfatta, se sto ancora cosi, sarò io, a volerti inculare.
Puoi farlo, da te voglio tutto, ti chiedo di essere dolce non l’ho mai preso nel culo, e tu non scherzi, con questo cazzo.
Tornò mia moglie.
Di che parlavate?
Nulla di particolare, Luisa mi ha chiesto di incularmi.
E tu vuoi provare? l’altra volta ti e piaciuto.
E’ vero, vediamo dopo, adesso vieni, desidero, che vi baciate e fate l’amore tra voi, io devo riprendere fiato lo sai che è già tanto, che ci sono riuscito e sto ancora in tiro.
Come vuoi.
Prendi i cazzi finti, cosi ce l’avrete pronti.
Ne avevamo tre, mia moglie li prese, iniziarono prima a toccarsi, piano si misero nella classica posizione del sessantanove, era una scena sublime vederle, Luisa si era messa di sopra, ed era con la testa, tra le cosce di mia moglie, potevo mettermi di dietro e chiavarla o incularla, ma sapevo che non potevo durare, e io volevo godere di nuovo, solo con Luisa che mi inculava,(premetto che non sono un gay, oppure  non so, ho letto da qualche parte che in ognuno di noi, è latente, il gay) non mi importa, so che quando provai con mia moglie, godevo come un matto con il vibratore nel culo.
Luisa chiavala adesso mettiti il cazzo quello con le cinghie, l’aiutai e metterlo fu un po’ ridicolo vederla con quello grosso cazzo, davanti, specialmente lei che è una donna molto sexy, si distese su mia moglie, e fu lei a guidarselo all’entrata della fica.
Spingi piano.
Luisa inizio ad entrare, molto lentamente si fermò solo quando fu dentro del tutto.
Miriam, dimmi quando sei pronta, che inizio a chiavarti, sai che si prova una sensazione bellissima starti sopra, e sapere che sono dentro di te.
Anche a me fa un certo effetto vederti su di me, ma mi piace, adesso chiavami e baciami.
Chi non ha mai assistito una scena cosi dal vivo, non può capire quanto possa essere eccitante.
Accarezzavo il culo di Luisa, le misi due dite nella fica, dopo un po’ presi un altro cazzo di lattice, e glie lo misi nella fica, ed iniziai a chiavarla, sembravano due invasate, dopo un bel po’, gridarono il loro piacere, si abbracciarono, Luisa restò su di lei e si scambiavano dei piccoli baci e sorrisi.
Toglimi questo cazzo dalla fica.
Glie lo tolsi e lei si tolse da sopra di mia moglie, si distese, al suo fianco, rivolgendosi a me.
Mi aspettavo che mi inculavi.
Non sai quanto mi sarebbe piaciuto, adesso riposati, dopo voglio che sia tu a inculare me.
Dammi solo un paio di minuti, Miriam, tu sei stanca?
Tra un po’ sarò pronta.
Dimmi sei contenta?
Mi dispiace che non ci abbiamo pensato prima, non ho mai goduta tanto, e tu?

La stessa cosa, adesso pensiamo a lui vieni.

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