La scuola era finita da un po’ di
giorni. E’ mi annoiavo. Di andare in vacanza non mi andava. Ero seduto davanti
al computer senza sapere che fare, bussarono alla porta pensai chi cazzo sarà.
Andai ad aprire era mia nonna, ciao che ci fai da queste parti. Dovevo fare
delle spese, tu che fai. Mi annoio. Prepariamo il pranzo che ne pensi. Se vuoi.
Andiamo vieni. Andammo in cucina, guardo nel frigo ed inizio a lavorare, la
guardai, con attenzione e mi resi conto che era una gran fica da non pensare
che era vecchia al contrario, era molto giovanile, e ben messa, curata. Ai
deciso dove andare per le vacanze. Non lo so ancora non mi va nulla, vedremo,
più avanti. Un bel giovanotto come te, che problemi ai, le ragazze ti ronzano
in torno. Ma quali ragazze, sono solo annoiato, mi alzai e gli andai vicino, ai
un buon profumo. Ti piace e nuovo, non so la parrucchiera a insistito. E
bellissimo davvero, mi chinai e la annusai sul collo, e stupendo, la baciai sulla
guancia, ti voglio bene. Anch’io te ne voglio e tantissimo. Non lo so da dove
mi venne, ma l’abbracciai ero di dietro gli misi le mani sul ventre, e la
strinsi a me e dato che mi ero eccitato avevo il cazzo duro a più non posso,
spinsi verso il suo culo, e tenendola stretta, gli sussurrai all’orecchio o la
nonna più bella del mondo. Mi fai sentire vecchia. Se tu sei bellissima, se
tutte le vecchie sono come te, allora la vecchiaia non esiste. Adulatore, devo
crederti. E la verità. Voglio crederti, adesso mi lasci cucinare. Mi piace
tenerti cosi, sentire il tuo profumo. se arriva tua madre e ci trova cosi cosa
penserà di noi. Che cosa vuoi che pensi, e poi lei quando arriva chiama sempre
da giù per essere aiutata a portare la spesa su, la baciai di nuovo sul collo,
e mossi una mano ad accarezzarle il ventre. Ai intenzione di non farmi
preparare nulla volevo fare una sorpresa a tua madre ma cosi non ci riesco. Dai
ancora un po’ poi ti aiuto se vuoi, accarezzandola sul ventre scesi piano come
fosse casuale, la misi sul monte di venere, e restai fermo, non fece e non
disse nulla continuavo a baciarla per tutto il corpo, sei bellissima starei
delle ore cosi con te. Va, bene ma adesso mi lasci. Solo un attimo che ne pensi
se vengo a passare un po’ di tempo da te, nel frattempo avevo pressato la mano
sulla fica. Davvero mi farebbe piacere, sono sempre cosi sola. Mi prometti due
cose. Cosa vuoi che ti prometta. La prima e che ti lascerai abbracciare cosi
come adesso tutte le volte che possiamo. Se lo vuoi perché no se vieni staremo
da soli cosi non dovremo, avere paura di brutte sorprese, non facciamo nulla di
male ma vedendoci cosi, si potrebbe equivocare, questa e la prima e l’altra
cosa vuoi che ti prometta. Tu sai che o la passione delle foto, e vorrei fartene
moltissime. Se solo questo che problema ce. Lo so ma io intendo un po’
particolari. Sarebbe. Diciamo sex. Spiegati meglio. Sai quelle foto un po’
particolari. Se o capito bene vuoi spogliarmi. Si. Sei pazzo. Perché sei
bellissima. Ti ringrazio, ma dimentichi due cose una che sono tua nonna e gia
non dovrei stare cosi con te, la seconda cosa, ammettiamo per un attimo che
dica di si, se qualcuno le vede che figura ci faccio, e poi a che servono. Ti
rispondo a tutto, stare cosi con me e bellissimo, e ti prego di non dirmi di
no, che sei mia nonna lo so bene, ma ti voglio cosi tanto bene e tenerti tra le
braccia e cosi bello e non o mai provato una sensazione cosi bella, per le foto
se vuoi ti faro vedere, un programma, sul computer, dove io metto tutto quello che
non voglio che altri vedano, e nessuno può accedere, e nessuno sa a cosa serve,
e difficile solo trovarlo e ancora di più, aprirlo, a cosa mi servono, che
dirti,se no il piacere di guardarti quando sarò solo, che mi dici. Che dirti e
tutto cosi fuori dalla norma, quando vieni mi fai vedere il programma e ci
penserò su va bene. Certo vedrai ci divertiremo un sacco. Forse tu ma io non lo
so perché ti sto permettendo di tenermi cosi e che mi tocchi cosi. Perché anche
a te piace e sei contenta di stare tra le mie braccia, e vero. Devo confessarti
di si. Allora perché crearci dei problemi, con l’altra mano ero salito su sotto
al seno, aveva una scollatura abbastanza ampia, provai a stringerlo. Piano mi
fai male. Era quello che volevo sentire, che non si ribellava, accarezzai
delicatamente, e piano misi la mano nella scollatura, ne presi uno e lo strinsi
delicatamente. Adesso basta ai avuto molto mi lasci adesso. D’accordo ma mi
permetti una cosa. Cosa vuoi. Darti un bacio sulle zizze. Per oggi basta quando
verrai da me ti lascerò baciarlo. Allora ti bacerò tutta,non ci sarà un posto
del tuo corpo che non bacerò, mi lascerai fare. Se lo desideri si. Sai cosa e
che desidero di più. Come posso saperlo dimmi. Desidero con tutto me stesso
mettermi con la testa tra le tue cosce, e leccarti la fica sino a farti
impazzire, e da tempo, ogni volta che guardo le tue foto, che ho fatto di
nascosto dove si vede la mutandina. Mi ai scattato delle foto cosi. Si e de
stato stupendo. E cosa fai quando le guardi. Mi eccito da morire. E poi.
Mi sa che ti piace sentirmi. Si che fai. Me lo meno
e di brutto. Ti masturbi guardando me. Si. E che pensi di fare con me, tutte la
fantasie del sesso, ma la cosa che mi fa impazzire e il pensiero di sfilarti le
mutandine, e mettermi con la testa tra le cosce e leccarti tutta. D’accordo
adesso basta per davvero, si sta facendo tardi e non o fatto nulla. Perché
mamma sa della tua venuta. Si anche se non sa l’ora. Va bene promettimi che ti
farai fare quello che desidero. Sono cose da chiedere, baciando accarezzando
può succedere, ma non ti posso dire si lo faremo, vedremo cosa succederà quando
verrai da me. Io verro via con te oggi pomeriggio cosa credi oggi che o trovato
il coraggio di stringerti tra le braccia e toccarti, vuoi che rimandi.
- Come vuoi sono contenta se vieni con me oggi,
adesso lasciami che mi do da fare.
- Solo un secondo.
- Che cosa vuoi ancora.
- Un attimo, mi girai e la misi di fronte a me
rapido mi inginocchiai, e gli sollevai il vestito,
-Non voglio alzati.
- Intanto, avevo iniziato a baciarle le cosce. Riuscì a mettere la bocca sulla mutandina. Il citofono,
venne a rompere le palle. Era mia madre. Dopo pranzo, dissi a mamma che andavo,
a casa di nonna per, una decina di giorni. Mamma fu contenta. Credo che fosse
contenta di stare da sola, o sempre avuto il sospetto che abbia un uomo. Due
ore dopo, partimmo nonna abitava fuori città. Una piccola villetta. Il nonno,
era morto anni prima. È lei una bella donna, non aveva mai voluto un altro
uomo, nella sua vita.
Aiutai a portare la spesa in casa. come finì, di
mettere, la spesa a posto, non gli diedi il tempo, di dire nulla, l’abbracciai
forte. Cercai la sua bocca, trovai le labbra, semi aperte, gli diedi la lingua.
Lei l’accolse, succhiandola. Gli sollevai il vestito. Amore calmati. Vuoi
scoparmi?. Lo voglio anche, io.
- Vieni andiamo sul letto mio giovane torello.
- Mi prese per mano, mi porto in camera. La feci
stendere sul letto, gli sollevai il vestito. Aveva i collant. Cazzo li odio. È
maledico a chi la inventati. Glie li sfilai, insieme alle mutandine. La fica
ricca di peli, molto ricci. Non persi tempo nel farla eccitare, penso che già
lo era. Mi abbassai i pantaloni, guidai il cazzo. È con un colpo di reni forte
è deciso entrai in lei.
- Fermati, amore, resta per un po’, cosi tutto
dentro. Quanto tempo che non provavo avere un bel cazzo piantato in figa. Adesso chiavami amore mio.
- Iniziai a chiavarla lentamente. Nel frattempo ci
baciavamo. Lei quasi me la tirava la lingua, se la teneva stretta tra i denti,
è la succhiava, mi dava l’impressione che faceva un pompino alla mia lingua.
Misi la mano da sotto al culo, è con un dito, gli stuzzicai il buco del culo. Lo
misi dentro. È bellissimo amore, mi piace come mi chiavi, ecco cosi che
bellooo, godooo. Aumentai il ritmo, sborrai, mi sembrava che il getto non
voleva smettere di buttarne fuori. Restammo, cosi abbracciati.
Andai a fare la doccia. È dopo riprendemmo a
scopare.
Fine della prima parte
Si accettano commenti. Grazie
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