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Un Amore Di Nonna




                                         Un Amore Di Nonna
La scuola era finita. Gli esami, a gonfie vele, tutto era andato nei migliori dei modi. Tutti eravamo contenti. Mio padre, mi regalo, i soldi per prendere la patente. Con la promessa che, mi regalava. l’auto. Il sogno di mio padre, era che, andavo all'università, è avrei preso, la facoltà di medicina.  Non mi costava molto nell'accontentarlo, dato che mi affascina, il ramo medicina.
Papa decise che voleva festeggiare sia il diploma, che la patente.
Organizzo una cena, al nostro, ristorante, preferito.
Il sabato sera, noi cinque. Io i genitori, mia sorella più piccola di me, è nonna, che viveva con noi.
Alle diciannove, uscimmo, papa che era, molto gentile, mi fece guidare. La cena, fu ottima, finito di cenare, le donne chiesero di passare alla sala adiacente. Una sala da ballo. Mia sorella non fu molto contenta. Lei preferiva la discoteca. E’ come a tutti i giovani, anche a me. Mia madre e nonna, sin da piccolo. Mamma è Nonna, mi hanno inculcato,è insegnato, i balli da sala. Ci diedero un tavolo. Papa ordino da bere. Dopo aver sorseggiato il drink, nonna.
- Luca mi fai ballare.
- Certo andiamo. La portai a centro pista. Iniziammo a ballare, suonavano un tango. Quando fini, suonarono un lento. La presi nei fianchi, lei mise, le mani dietro al mio collo. Non lo so come avvenne, che aderimmo con i corpi. ‘’ Devo specificare, che nonna e giovanile, è una gran fica.’’ Al  contatto, con il suo corpo. Iniziai a eccitarmi. Il cazzo diventava sempre, più duro. Mi prese la paura, che si arrabbiava. Mi scostai quel tanto, di evitare di toccarla. Fu lei a cercare di nuovo il contatto. Eravamo guancia a guancia. Gli diedi un bacio. E’ gli sussurrai. Sei bellissima.
 - Grazie amore.
- Avevo la mano nel fianco. Pensai devo osare. Non sapevo neanche io cosa volevo. La donna che stavo, amoreggiando era pur sempre mia nonna. In un momento che ci venimmo a trovare tra alcune coppie. E’ nessuno poteva vedermi, scesi con la mano sul culo. E’ glie lo accarezzai, è la pressai sul cazzo.
- Amore che fai. Qualcuno può vederti.
- Mi dispiaceva togliere la mano. Fui contento. Perché, non mi aveva rimproverato. Solo per paura, mi aveva, detto di smetterla. Ci alternavamo io e papa a far ballare, le tre donne. Tutte le volte che, ballavo con nonna. Limonavo, è osavo sempre di più. Tornammo a casa molto tardi. Come restai solo nella mia camera, andai a curiosare sul PC, le foto di nonna, cercai ,dove si vedevano un po’ di cosce. Guardandole mi masturbai. Mi svegliai verso le nove. Dopo che mi ero recato al bagno, andai in cucina. Buongiorno nonna.
- Buongiorno a te, come mai già sveglio?.
- Mi avvicinai, e sotto voce, gli dissi. Pensavo a te, è di quanto sei bella. Desidero darti un bacio.
 - Dammelo, devi chiederlo?.
- Mi porse la guancia. Io rapido poggiai la bocca sulla, sua. Forse voleva dire qualcosa. Era con la bocca aperta. Rapido gli diedi la lingua, è me la strinsi. Duro pochi secondi, mi respinse.
- Sei pazzo, ci sono i tuoi di la.
- Scusami desideravo farlo, è non o pensato. Dimmi come fare per stare un po’ da soli. Mi guardava con il sorriso sulle labbra.
- Vuoi venire con me dalla zia, mia sorella. E’ come faremo a stare da soli. Ce il tragitto. Poi possiamo fare un giro, nel bosco, li vicino.
- Ma dimmi, perché, vuoi tutto questo?.
- Lo sai, desidero stringerti, è baciarti. Non ci fu il tempo di rispondermi. Arrivarono i miei.
- Clara, appena pronti io è Luca, andiamo, dalla zia Anna. Volete venire?.
- La loro risposta fu negativa. In cuor mio ero contento. Una ora dopo partimmo con l’auto di nonna. La zia abitava, fuori città. Lungo la strada, che portava al piccolo paese di, montagna. E circondata da boschi. A un certo punto cera la freccia, indicava il parcheggio, ci entrai. Come fermai l’auto. Mi girai verso di lei, mi sorrideva. Mi chinai, è cercai la sua bocca. Mi venne incontro. Le nostre bocche si unirono. Gli diedi la lingua, lei inizio a giocarci. Misi la mano sulla coscia, Sali su sino a metterla nel mezzo. Scostai la mutandina, misi un dito, tra le labbra della fica. Lei mi sbottono i pantaloni. E’ mi tiro fuori il cazzo. Senza mai lasciare di baciarci. Io continuavo a masturbarla. E’ lei a segarmi. Dopo alcuni minuti, mi lascio. E’ si chino. Inizio a leccarmi la cappella. Mi tiro fuori anche le palle. Gli misi le mani sulla testa. E’ la invogliavo a prenderlo in bocca. Era per me il primo pompino. Finalmente lo prese. Inizio a scendere e salire, lo prendeva quasi tutto poi lo lasciava uscire. Arrivava, sino alla punta. Avevo quasi il timore che mi lasciava a metà. Era cosi bello, altro che farsi una sega. Ero pronto. Nonna amore sto per godere. Pensavo che si tirava, indietro. Aumento. Il ritmo. E’ io a stento trattenni un urlo. Sborrai, fu tantissima. Lei ingoio tutta la sperma. Lo pulì fino all'ultima goccia. Mi sorrise. Presi il suo viso con tutte e due le mani. E’ la baciai.
- Caro ripartiamo?.
- Certo ripartii,. Poco dopo, arrivammo dalla zia. I soliti saluti. La loro unica figlia viveva all'estero.  Dopo pranzo, riuscì a dire a nonna, di uscire per la passeggiata. Mi fece il segno di pazientare. Quando le donne finirono di rassettare. Nonna, disse alla sorella che andavamo a fare un giro, nel bosco. Forse si riusciva a trovare dei funghi. Uscimmo, come ci allontanammo, abbastanza. Mi fermai, lei capi, mi offri la bocca. Gli diedi la lingua,. Ebbe inizio un gioco di lingue. Sollevai il vestito, misi la mano tra le cosce.
- Amore non andare di fretta. Vieni ti porto in un posto bellissimo.
- Mi prese per mano. Dopo alcuni minuti, arrivammo. Restai sbalordito. Cera uno specchio d’acqua, cristallino. Nonna e bellissimo.
- Lo so, e da quando ero bambina, che venivo qua a fare il bagno.
- Lo facciamo?. 
- Senza costume come si fa?. 
- Nudi che viene qualcuno?. Non viene nessuno ma io non ho più l’età di mettermi nuda.
- E’ farmi vedere nuda da te poi.
- E’ dai sei, bella, puoi spogliarti. Gli feci una carezza,al viso. Iniziai a sbottonargli la camicetta.
- Non resterai deluso, nel vedermi nuda. Bada io so bene che non sono, come prima. Se vedo nei tuoi occhi, la delusione. Non mi toccherai mai più.
- Tu sei bellissima. Dai spogliati. Sorridendo inizio a spogliarsi e io con lei. Nonna si sotto valutava. Un gran pezzo di figa. Nonna ma sei uno schianto.
- Davvero lo pensi sai l’età.
- Sei stupenda, vieni. La presi per mano, entrammo in acqua. Nonna e calda, come mai.
- Credo che ci sia, una sorgete calda, che sale dal fondo. Come fummo coperti dall'acqua. La presi per i fianchi è ci baciammo.
- Amore calmati. Abbiamo tutto il tempo. Dimmi da dove ti e venuto, di provarci con me. Premetto che, non lo so perché mi sono avventurata, in questa situazione.
- Sarò sincero, non lo so. Sono sicuro che, mi.  piaci un mondo. Dove ci porterà, non lo so. Voglio amarti è questo e sicuro.
- Tu non cercare di fare il furbo, con me. Tu mi vuoi scopare. Si sincero. Sarei un bugiardo se dico di no












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