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Mariella La Moglie Del Capitano ( Parte Prima) (Di Corrado)

Mariella La Moglie del capitano
                                                           
                                                                     Capitolo 1    
La storia che racconterò sembra uscita da una favola anche se leggermente sexy
Vengo da una famiglia cosiddetta bene.
Come a tutti i ragazzi anche a me arrivò la chiamata per il servizio militare
Nonostante le conoscenze di mio padre non si poté nulla per evitarlo
Gli dissero di farmi scegliere la categoria d’attendente cosi avrebbero fatto in modo di farmi trasferire a Roma di la sarebbe stato più semplice rimandarmi a casa, tutte balle.
Ascoltai mio padre riuscii a farmi dare quella categoria anche se non sapevo cosa fosse.
Dopo il giuramento affermarono che l’unica cosa era farmi andare a Roma
Mio padre li mandò al diavolo e mi disse di fare quello che volevo.
Fui destinato a casa di un capitano la mattina del mio arrivo mi apri il militare congedante, era un siciliano e dopo esserci presentati lui inizio a spiegarmi le mie mansioni
Tu sei pazzo se pensi che io faccia questi lavori, anch’io la pensavo come te ma poi sono stato bene ho fatto il militare e non mi è pesato per niente
Tu non hai fatto il militare hai fatto il servo.
Vieni prendiamo il caffè, adesso si sveglia la signora e se non vuoi restare glie lo dici lei chiama il capitano
Andrai via, io ho finito non sono più fatti miei, domattina mi congedo addio.
Mentre si parlava arrivo la signora ancora mezza addormentata
Antonio ai fatto il caffè?
Stavo per portarglielo signora,
Mi guardo e disse
Tu devi essere Sergio
Sì signora sono Sergio
Antonio fai vedere tutto quello che deve fare
Andò via senza degnarmi di uno sguardo
Antonio ma è una donna bellissima
Devi vederla quando si prepara per uscire, ti fa girare la testa.
E tu non hai fatto nulla? e feci il segno di chiavare
Tu sei pazzo, quella ti vede come un moscerino non esisti
Credo che in quell’istante m’innamorai di Mariella, restai per lei, mi colpi come un fulmine a ciel sereno.
Io che non avevo mai lavato una tazzina da caffè mi ritrovai a fare I lavori domestici
Lei non mi degnava di uno sguardo non era scontrosa oppure superba, affatto, io per lei ero il domestico e basta nulla di meno e nulla di più. Spiavo ogni sua mossa, la mattina veniva in cucina con un baby doli
Che le scopriva le cosce, durante il giorno cercavo di spiarla quanto più possibile era lei a preparare il pranzo a me bastava solo sfiorarle la mano per eccitarmi e appena possibile mi masturbavo.
Era un mese che stavo da loro, la famiglia era composta anche da una figlia sedicenne, Pierangela, era già una bellezza e prometteva di diventare almeno come la madre.
Un giorno mentre ero in cucina con la signora che preparava il pranzo lei mi chiese
Sergio hai la ragazza al paese?
Non ho nessuno signora
Come, un bel ragazzo come te non ha la ragazza? non e possibile, non ti credo
Non ho la ragazza come intende lei cioè la fidanzata quando stavo a casa uscivo con un gruppo di amici misto ma niente di serio con nessuna
E da quando sei a Taranto dove vai la sera?
Dove vuole che vada? una sera al cinema, qualche passeggiata domani sera c’è una commedia al teatro della vittoria passerò una serata diversa, lo dissi con una speranza nel cuore, sapevo che a lei piaceva il teatro
Mi piacerebbe andarci, mio marito è fuori come sai per le manovre, gioca a fare la guerra
Se le fa piacere e vuole accettare il mio invito possiamo andarci, sempre che voglia uscire con l’attendente
Non dica stupidaggini
La chiedo scusa di aver osato invitarla
Guarda che non hai capito, il fatto di uscire con l’attendente
Accetta?
Vedremo domani.
Signora deve decidere oggi appena finirò qui devo prendere i biglietti, con la speranza che ci siano ancora.
Sai non posso mica dire a mio marito che esco con te dimmi il costo del biglietto ti dò io i soldi poi una scusa troverò
Niente soldi lei e mia ospite
Senti adesso chiamo la mia amica vedo se mi copre, sia chiara una cosa, non metterti nessun’idea per la testa, accetto il tuo invito solo perche ci tengo a vedere la commedia.
Signora il mio e un invito senza secondi fini, sarà un piacere per me averla mia ospite, ed averla al mio fianco sarà un onore.
Sergio mi sbaglio o al vittoria vanno tutti in abito da sera?
 Penso di sì, io ce lo
Va bene sarà meglio che chiamo Sandra
La sentii parlare al telefono, poco dopo chiamò il marito, tornò in cucina sorridendo
E fatta Sergio devi trovare solo i biglietti;
Non l’avevo mai vista cosi felice
Per fortuna trovai i biglietti, ci accordammo di incontrarci lontano da casa poteva vederci Pierangela, arrivò puntuale.
Buona sera signora, sali andiamo via di qui.
Come partì le dissi: se me lo permette voglio dirle che è bellissima, grazie Sergio anche lei non è da meno, quasi non la riconoscevo all’ingresso le chiesi se potevo offrirle il mio braccio
Sergio ti ringrazio delle gentilezze che hai ma sarà meglio evitare, non se la prenda a male se qualcuno che mi conosce mi vede al suo braccio domani tutta Taranto dirà che mi hanno vista a teatro con il mio amante.
Prendemmo posto lei si guardò intorno
Non mi sembra di vedere nessuno di mia conoscenza disse, ci toccavamo con il braccio ed io ero eccitato, lei era con me. Appena spensero le luci accostai la mano alla sua. Sotto voce le dissi: signora mi permette di tenerle la mano? non chiedo di più, sarei felice se me lo permettesse;
Che senso ha?
Voglio illudermi che lei sia qui per me e non per lo spettacolo
Mi guardò e sorrise.
Tienimi la mano se ci tieni cosi tanto
Lo so bene che mi comportavo da imbranato ma avevo paura, il mio timore era che lei potesse dire al capitano che la importunavo, mi avrebbero mandato via, al solo pensiero di non poterla rivedere stavo male.
Intrecciai le dite con le sue lo spettacolo iniziò, ci lasciavamo era solo per gli applausi come finiva ci cercavamo le mani. A volte stavamo quasi a bocca a bocca per fare dei commenti senza dare fastidio e la tentazione di baciarla era forte
Alla fine dello spettacolo:
Signora che ne pensa di andare a mangiare qualcosa?
Sergio non lo so, sai ho sempre il timore che qualche conoscente mi veda se lei e d’accordo possiamo andare da zia Maria o da Gesù cristo li nessuno dei suoi amici lo frequenta, andiamo pero sia chiaro che domattina le darò la mia parte, lei e un militare non voglio rovinarla
Come le ho detto, lei è mia ospite e la prego di non parlare di soldi le voglio dire che zia Maria di sicuro viene al nostro tavolo e dirà delle parolacce, lo so qualche amico ha detto che è una vecchia divertente mi auguro che la prenda a divertimento, a volte ci va pesante.
Che dirà mai?
Il locale si trova a piazza Armellini uno deve conoscerla dalla facciata è una pescheria; data l’ora non c’erano molti clienti, dopo aver ordinato come mi aspettavo si avvicinò zia Maria: buona sera che bella signora che abbiamo questa sera, signora mia, tu bella come sei lo distruggerai a letto questo giovanotto
Signora ma noi, le toccai con il piede per farla tacere con zia Maria era meglio non darle corda per fortuna capì, e tu giovanotto hai la forza di soddisfare una donna come lei? Io penso che deve essere una furia a letto signora come ce l’ha il pisello?
Zia Maria la signora non può sapere la misura del mio pisello perché è solo una amica e nulla più, pertanto con noi non attacca;
Voi due solo amici? lo sarete per poco ancora, lasciate dirlo a me che sono vecchia, buono appetito.
Signora che le avevo detto? adesso ci lascerà in pace e si mangia bene veramente io ormai sono un cliente fisso
Mi sono divertita a sentirla.
Cenammo con gusto sembravamo due vecchi amici nel fare ritorno lei mi disse:
Sergio mi dispiace però sarà meglio che la lascio dietro al palazzo, lei rientra dopo qualche minuto, è meglio evitare non si può mai sapere.
Non si preoccupi per me va bene,
Fece come aveva detto prese la strada che portava alle spalle dello stabile dove abitavamo, io avevo una camera con bagno al piano terra
Si fermò, spense il motore e le luci,
Sergio ti ringrazio ho passato una bella serata grazie di cuore
Presi la sua mano e la baciai, le accarezzai il viso.
Sergio abbiamo passato una bella serata non fare nulla per rovinarla;
Stia tranquilla per nulla al modo farei qualcosa per offenderla, desidero solo questo mi chinai e gli sfiorai la bocca con la mia, buona notte ci vediamo domattina spero che non sia arrabbiata.
Non sono arrabbiata, diciamo che mancava questo per completare la serata, buona notte, dammi il tempo di arrivare

Mi distesi sul letto al buio a pensare: perché non vado via? che speranze hai, ti a fatto capire che devi stare al tuo posto. 

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