Translate

La Signora Del Secondo Piano Parte 2



La Signora Del Secondo Piano Parte 2


Ci restai male. Non sapevo cosa avrei potuto fare con la signora. Ero timido, sognavo, chi sa.
Dopo i saluti. La signora, inizio la lezione. Due ore dopo. Gli altri andarono via. Lei mi disse di restare.
- Dimmi monello. Prima non mi ai risposto.
-Ai visto abbastanza? . non lo so ancora dove trovai la forza. Non quello che volevo vedere.
- E’ cosa volevi vedere?.
- Desideravo vederla senza mutandina.
- Per far che. Per farti una sega?.
- Si è per essere sincero,. Sono andato al bagno. E’ mi sono fatto una sega.  
- A chi ai pensato, mentre lo facevi.
- A lei si arrabbierà adesso.
- Perché, tutti si masturbano. Dimmi te la faresti una sega adesso?.
- Adesso davanti a lei?.
- Non ti vergognare. Se ti masturbi io mi tolgo le mutande.
- Restai scioccato. Se lei si fa vedere io lo faccio. Mi prese per mano , è mi porto in camera da letto. Mi fece sedere, sul letto.
- Dai abbassati i pantaloni. Non aver vergogna. Cosa credi che non ho mai visto un cazzo.
- Mi abbassai i pantaloni, insieme alle mutande. Il cazzo era semi rigido. Lei sorrise. Si alzo il vestito e abbasso le mutande. Cazzo a posto della fica, aveva un bosco. Sui siti porno, era raro che cerano donne con la fica cosi, piena di peli. Neanche a dirlo mi eccitai al massimo. Inizia a menarmelo. Molto lentamente. Volevo gustarmela tutta quella masturbazione. Si mise al mio fianco.
- Toccala se vuoi. Cosi ti arriva. subito. E’ avvisami, quando sei pronto per sborrare.
- Misi la mano tra le sue cosce. E’ fu stupendo. Per me era la prima volta che toccavo, una donna. Lei inizio a baciarmi sulle guance. Non ero preparato. In un attimo mi ficco la lingua, in bocca. Ebbe inizio, il gioco di lingue. Nel frattempo, avevo messo due dite, in quel, bosco, era tutta bagnata. Non resistevo più. signora sto per godere, non resisto. Lei in un attimo. Si inginocchio, è rapida lo prese in bocca, è continuo. Andando su e giù. Meno di pochi secondi. Gli misi le mani sulla testa. E’ la bloccai, è venni gli schizzai tantissima sperma. Lei mando tutto giù. Lo trattenne sino, a prendersi l’ultima goccia. Ci rimettemmo in ordine.
- Adesso vai, mi auguro che ti comporti d’uomo, è non lo vai a dire in giro.
- Stai tranquilla non sono stupido. Lo rifaremo, dimmi di si ti prego.
- Si mio piccolo amore. Che vuoi diventare il mio amante?.
- Che ce di male. Vorrei stare una notte con te. Dormire, nudi abbracciati.
- Credo che sarà un po’ difficile.
- Vai adesso. Scesi giù, mamma non cera. Mi distesi sul letto, chiusi gli occhi. E’ pensando a quello che era successo. Mi eccitai cosi tanto che mi sparai una sega. Per  un po’ di tempo non successe più nulla, non ci furono occasioni. Mi venne in aiuto mamma. Doveva partire, per lavoro per tre giorni. Di solito, andavo dai nonni in un paese vicino. Dissi a mamma che avevo da fare con gli amici. La signora, complice, disse bado io a lui, è mangerà su da me. A sera mamma parti. Cenai su, dalla mia bella signora, è amante. Mi inorgoglivo definendola la mia amante.
- Caro  e l’occasione che stavamo aspettando. Credo che la migliore cosa, e scendere giù da te. Se tua madre ti chiama, stai in casa.
- Lo credo anche io. Scendemmo giù da me. Mi venne un idea. Facciamo il bagno insieme e un desiderio che ho da sempre.
- Possiamo, perché no.
- Riempiamo la vasca. Quando la vasca, fu colma. Versai dei Sali profumati. Ci spogliammo. Entrammo nella vasca. Uno di fronte all'altro. Iniziammo a passarci la spugna, piena di bagno schiuma, io a lei,  a me. Scherzavamo, è ci scambiavamo dei baci. Dopo averci asciugati, nudi come, eravamo, andammo in camera mia. Ci stendemmo sul letto. La baciai dandogli la lingua. L’accarezzavo per tutto il corpo. E’ lei ricambiava. ( Avevo visto in un video porno come si leccava la fica) Iniziai a baciarla iniziando da sotto la gola. E’ lentamente scesi giù tra quelle boccia, dei seni. Presi un capezzolo tra le labbra, lo leccavo, muovendo, la lingua, rapidamente, si indurì, presi l’altro con le dite. Lasciai le tette, scesi giù, gli allargai le cosce. Passai la lingua tra le labbra, della figa.
- Caro girati dammi il cazzo che te lo succhio.
- Mi girai portandomi nella classica posizione del sessantanove. Mi prese il cazzo, e sentì che mi leccava la cappella. Duro un po’, di leccate, è succhiamento. Del cazzo.
- Caro adesso basta vienimi su. E’ scopami.
- Mi misi tra le sue cosce. Lei prese il cazzo, è lo guido. E disse, entra scopami mio piccolo amante. Diedi un colpo di reni entrai in lei. Mi fermai, desideravo, assaporare, la mia prima chiavata. Lei mise i sui piedi sulle mie gambe. E’ si strinse forte a me. Iniziai a muovermi lentamente. Ci scambiavamo baci è frasi senza senso. Duro un po’, gli gridai il mio amore. E’ sborrai. Ci scambiammo baci è la promessa che si chiavava, tutte le volte che si aveva l’occasione.
Fummo amanti per alcuni anni. Poi lei si trasferì, è tutto fini. Quella esperienza. Mi fu d’aiuto.
La ragazza che mi piaceva. E’ non avevo il coraggio di avvicinarmi a lei. Perché  ero timido. Oggi e mia moglie. Questa è un’altra storia.


Nessun commento:

Posta un commento