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domenica 13 agosto 2017

Mia Suocera Che Donna ( Marco ) 2 Parte





-Lei inghiotti restando con il cazzo in bocca sino a che non lo ebbe ripulito del tutto.
 Mi auguro che ora sei contento, ma tu a mia figlia veramente lo fai tutte le notti e se capita a tutte le ore?.
 -Mia cara uno deve approfittarne, finché c’è la possibilità di farlo, quando si diventa vecchi cosa ci rimane?.
-Solo dei bei ricordi.

-E tu con questa scusa scopi quanto più puoi vero? forse hai ragione tu. Mio marito ormai ha tirato i remi in barca, non ce la fa più e neanche si dà da fare con le mani e la lingua, meglio non pensarci.
-Due ore dopo arrivammo a casa di mia cognata, notai che il marito non c’era, era strano, lui non si allontanava mai, mia cognata.
- Teresa aveva preparato il pranzo, mangiammo in allegria. Teresa è una bella donna, sempre abbronzata con la vita in campagna penso che sia normale, è come la madre, a delle grosse tette e molto belle, quelle rare volte che ci incontravamo pensavo sempre:
-Se tu abiteresti, più vicina, cercherei di scoparti. (Di solito mi succede che quando voglio una donna la ottengo) Finito il pranzo, mentre le donne rassettavano me ne andai fuori nel patio, c’erano volatili di varie razze, mi raggiunse mia suocera.
-Che fai? sono galline non te le puoi scopare.
-Addirittura queste cosa pensi di me?.
 -Scherzavo, desidero parlarti, vieni mettiamoci a sedere.
-Io ti faro delle domande, mi devi rispondere con sincerità, ti piace mia figlia Teresa?.
-E’ una bella ragazza, rassomiglia tutta a te.
-Grazie, dimmi ti piacerebbe scopartela?.
- Che dici.
-Non fare il santarellino con me, rispondi, sì o no?.
 -Certo, chi sarebbe quel pazzo cui non piacerebbe farsi una scopata con lei?.
 -Bene allora, vai dentro e chiavala, scopala, fai quello che vuoi ti aspetta.
 -Mi spieghi cosa succede? non è normale, il marito non c’è, non è chiaro.
 -Bene loro vogliono un bambino, hanno fatto tutti, i controlli ed è colpa di lui. Ora di comune accordo con lui tua moglie e Teresa, non volendo né adottare ne altro, tu te la scopi questi tre giorni che staremo qua ed il marito non si farà vedere, se avverrà che nascerà, sarà suo, tu non c’entrerai per nulla.
- Mi hai usato e non mi piace.
-Non ti ho usato, volevo scopare con te, è la verità, vai che ti si è ingrossato il cazzo al pensiero di fotterti Teresa.
-Non risposi, entrai in casa, lei mi venne incontro.
-Mamma ti ha spiegato, vuoi farlo?.
- Teresa come dirti di no?.
 -Che io non voglia scopare con te sarebbe una bugia, ti ho sempre desiderata, ti chiedo due cose: dimmi tuo marito lo sa e perché io? secondo se nascerà un bambino e somiglierà a me come la mettiamo?.E’ poi potrei donare il seme.
-Lo abbiamo deciso insieme, perché tu?.Per prima cosa è sicuro, sei già padre di due splendide bambine, per il seme, non è possibile perché si verrebbe a sapere che lui è sterile. Se rassomiglia a te? abitiamo lontani chi ti conosce?.
 -Allora d’accordo ad un patto, noi scopiamo, ma non deve essere un atto meccanico, non è che andiamo sul letto, tu apri le cosce ed io ti chiavo, se vuoi farlo, andiamo sul letto e voglio fare di tutto, baciarti leccarti tra le cosce e tutto il resto, se tu sei d’accordo andiamo sul letto o dove vuoi.
-Sono d’accordo, tu mi piaci, pertanto se c’è l’occasione di farci una scopata come si deve, ben venga.
-Ci vorranno più di una scopata.
-Sicuro hai tre giorni, potrai scoparmi tutte le volte che vorrai e come vorrai, nemmeno io voglio una scopata come un robot, va a finire che senza passione non succede nulla.
-Non risposi la presi per mano e la portai in camera da letto, iniziai a spogliarla, lei mi sfilò la maglietta, restammo nudi, era una gran figa, la feci distendere sul letto. La baciai dandogli la lingua, l’accolse, le misi la mano tra le cosce, non era come la madre, la figa era con pochi peli ed ai lati era rasata, cercai il clitoride, lo presi tra due dite, lo stuzzicai, lei stese la mano a prendere il cazzo, iniziò a masturbarmi, molto delicatamente, continuando a baciarla scesi tra con la testa tra le tette, presi un capezzolo tra le labbra, lo martellai con la lingua, le misi un dito nella fica, sentii che era umida, era pronta, le feci aprire le cosce, mi distesi su di lei, chiedendole una cosa per me insolita, cara guidalo tu nella tua fica,
-Lo guidò, diedi una spinta ed entrai in lei, mi fermai, lei si aggrappò a me come la tela del ragno.
 -Caro che bello sentirti, dentro alla mia figa, questo grosso cazzo, mi fa impazzire, aveva ragione mia sorella, beata lei.
 -E tu lascia perdere tua sorella, altrimenti mi passa la voglia.
-Non sia mai chiavami a lungo e sborrami in figa che bello.
-Pensai ma come cazzo parla questa? stiamo scopando per fare un figlio dove vuoi che sborro? valle a capire le donne, misi la mano sotto al culo stuzzicandole il buco del culo, dopo un po’ la penetrai con un dito simulando di incularla.
-Tu sei un diavolo, non l’ho mai fatto cosi che sensazione, bellissima, chiavami forte.
 -Mi invocava e si dimenava, sotto ai forti colpi che le davo pompandola, ero in procinto di godere, diedi un colpo di reni forte e mi fermai, sborrai ma continuai a chiavarla per un po’ .
-Poi mi tolsi da sopra, mi distesi di fianco e la presi tra le braccia, come va stai bene, ti è piaciuto?.
-Mio caro, devo essere sincera, quando ho parlato con mamma e tua moglie e mio marito.
-Lo volevo fare perché desidero un bambino, non ero tanto sicura di me, io ho conosciuto solo mio marito, non mi andava di tradirlo e quando mia sorella, mi raccontava di come scopi. Mi veniva voglia, adesso che ho provato come usi questo bellissimo cazzo, ebbene non mi pento, se tu lo vuoi, io ti rimando da mia sorella spompato.
-C’è una cosa che mi attira molto di te, ed è il tuo culo.
-Grazie e te lo darei, non mi piace farlo ma con te lo farei, devi capire, che finché sarai qua, voglio scopare, mi devi sborrare tante volte in figa, voglio avere una buona probabilità di concepire.
-Ho capito ma tranquilla, io sono come la colla attacca tutto, ci resti gravida, te la senti la voglia di chiavare?.
 -Subito? Adesso senza prenderti un po’ di riposo.
 -E’ quando domani? apri le cosce che ti pompo a dovere.
-Ti dispiace se mi metto per un po’ io di sopra, mi piace cavalcare, con il cazzo in figa.
-Certo che si un attimo, presi un cuscino, me lo misi sotto al culo, cosi da dargli più spazio e per potersi impalare al meglio
-Si mise su di me prese il cazzo e se lo introdusse, se lo prese tutto sino a toccarci con i pubi.
-Allungai le braccia per  prendergli le tette con le mani, erano grandi come quelle della madre, le accarezzavo e strizzavo i capezzoli, ma con una certa delicatezza, non mi piace procurare dolore ad una donna.
-Mai neanche se scopo o litigo: Lasciai le tette la presi per in fianchi, me la tirai su di me cercando la sua bocca.
-Ci baciammo, le accarezzai il culo, passai le dite tra le natiche, mi fermai sul buco del culo, la penetrai con due dite restando fermo.
-Lei con i suoi movimenti si chiavava e si inculava. Il tutto durò per un bel po’, la bloccai, diedi alcuni colpi e sborrai di nuovo, lei si distese per lungo su di me, l’abbracciai, ci baciammo per un po’, nudi come eravamo, e con il cazzo in figa ci addormentammo.
-Al nostro risveglio eravamo coperti ed il cazzo moscio era uscito dalla figa, lei mi sorrise.
-Penso che ci abbia coperto mamma o sei stato tu?.
- Non sono stato io, mi alzo ho fame, che fai vieni?.
 -Ti raggiungo vai.
-Andai di là mia suocera era ai fornelli per preparare la cena, ci hai coperto tu?.
 -Si, sembravate due angeli, com’è andata? .
-Che posso dire? abbiamo scopato e questa notte lo rifaremo.Tu sappi che me la paghi, tutto questo per portarmi qua a fare lo stallone da monta e tu ti sei fatta scopare, per convincermi a venire qui?.
- No, di scopare con te lo desideravo da tempo, non dirmi, che non sei contento di averla scopata.
-Certo ma tu prima di partire mi devi dare il culo, è una vendetta la mia.
-Chi deve darti il culo, mamma? io no e ti ho spiegato il motivo. Cazzo queste tre stronze si confidano tutto.
- Si tua madre, lo voglio questo bel culo, le diedi una pacca, bella sonora, mamma e figlia se la ridevano, la cena fu a base di carne, mi dissero che dovevo prendere forza, dopo cena, dissi che tornavo a letto, manco a dirlo, mi addormentai. Mi svegliai che era notte fonda, il motivo del risveglio fu, che Teresa mi stava facendo un pompino, Teresa ma che fai?.
 -Ti rimetto in sesto, tu resta fermo faccio tutto io.
 -Si mise su di me, iniziò a salire e scendere sul cazzo.
- Ma cosa credono queste donne, da questa mattina, avevo scopato già quattro volte, mi auguro che mi venga da sborrare.
-Continuò a chiavare da sola.Mi concentrai sul culo della madre e a quel pensiero sborrai e fu una sborrata limitata.
-Appena mi lasciò libero, mi girai di fianco e mi riaddormentai. Mi svegliai che era l’alba, mi sarebbe piaciuto, continuare a dormire, ma il gallo, aveva dato la sveglia, mi alzai pensai vado a farmi un caffè, trovai mia suocera ed il caffè era già pronto. ciao, rispose al saluto, mi porse la tazzina. Notai che nel frattempo preparava lo zabaglione, mi venne da ridire, mi sembrava di essere lo stallone da monta, mi davano il ricostruente. I rimanenti due giorni io e Teresa si scopava, quanto più si poteva:
-L’indomani mattina si ripartiva, avevo scopato con Teresa, mi svegliai che erano le tre, mi alzai per bere, nell’aprire il frigo vidi un pezzo di burro, e mi ricordai, della promessa che avevo fatto a mia suocera, che doveva darmi il culo. Presi il burro, mi recai nella camera di mia suocera che dormiva, mi coricai ed iniziai a baciarla sul collo, si svegliò.
 -Che ci fai qua? è presto per partire.
-Lo so ti avevo fatto una promessa, quella che dovevo farti il culo prima di partire, girati a pancia sotto, la feci girare e le abbassai le mutande.
-Fai piano, fa che sia piacevole, non una vendetta, io l’ho già preso nel culo, ma il tuo cazzo è grande, mi farà male.
-Non risposi, presi il burro con due dite, e glie lo spalmai tra le natiche, mi misi in posizione, guidai il cazzo e spinsi, il buco si aprì e la capocchia trovo la strada, iniziai a pomparla.
 -Fai piano ti prego, mi fai male, rallentai il ritmo. La baciai vicino all’orecchio. Lei si giro e cerco la mia bocca, ci baciammo, intanto la inculavo, il cazzo si era ben lubrificato e lei non gemeva più di dolore, iniziò a gemere di piacere, misi una mano dal di sotto, mettendo due dite nella fica, la chiavavo e la inculavo, durò per un bel po’.
-Caro mio che bello e che inculata, continua è stupendo, fermati un attimo con il cazzo e chiavami con le dite più svelto, ecco così che bello godo, sborrami in culo dai inculami.
- Aumentai il ritmo e dopo alcuni secondi sborrai, mi rilassai restando su di lei, mi sfilai, dal culo, mi alzai per fare la doccia e dopo qualche ora partimmo per fare ritorno, al nostro arrivo.
-Mia moglie non fece domande e neanche io dissi nulla.
-Due mesi dopo mia suocera, venne da noi e ci disse:
-Ho una bella notizia, Teresa è incinta, mi guardò e mi sorrise, mia moglie, mi guardò anche lei, sorrideva, mi guardava, mimando un “ grazie”.

    

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