Una Donna matura
All’epoca della storia, avevo
trentaquattro anni,.
È nella norma uno della mia età, non
la guarda, una donna di settantaquattro anni, voglio dire, non la guarda, come
donna da scopare.
Una bella signora, sempre ben
vestita, elegante.
Frequenta la mia casa, amica di mia
moglie, malgrado, la differenza d’età.
Mia moglie Lara, mi ripete che
parlare con lei è un piacere, sa cosa dice, molto, intelligente, ex maestra di
scuola.
Continua
Continua
Un pomeriggio, come al solito, venne,
disse a mia moglie, se controllava il nuovo vestito, andarono in camera da
letto, credo che non si erano rese conto che avevano lasciato la porta,
socchiusa, spinto dalla curiosità, guardai, lei, la signora, si chiama, Maria,
stava con la sottanina, era di spalle, la sottoveste, corta scopriva, un bel po’,
le cosce, quello che vedevo mi piaceva.
Iniziai ad eccitarmi,restai di stucco
vidi una mano sollevare la sottanina, gli scopri il culo, la mano inizio ad’
accarezzarlo, quella mano poteva essere, solo di mia moglie.
Cercai di vedere di più, si
baciavano, con la lingua, il mio cazzo divento di ferro, Mia moglie una lesbica
?, gli piaceva il cazzo, chi ci capiva niente.
Mi allontanai, stava, mettendosi il
vestito.
Andai in bagno, volevo con tutto me
stesso, spararmi una bellissima sega.
Potevo attendere, è chiavarmi mia
moglie, volevo godere, adesso.
Mi chiusi nel bagno, tirai fuori il
cazzo, la cappella era cosi tesa sembrava fatta di seta, mi bastarono pochi
movimenti, sborrai.
Avevo goduto, ero insoddisfatto, aspetterò
stasera, mia moglie, la massacro.
Tornai di la, Maria indossava, il vestito
nuovo, ora la guardavo con occhi diversi, volevo scoparla, guardai mia moglie,
era stata una sorpresa.
Luca, è vero che sta benissimo.
È vero penso che deve accorciarlo un
po’, che ne pensi.
Forse ai ragione.
Mia moglie si inginocchio, accorcio,
il vestito, Maria mi guardo, sorrise.
Luca davvero mi sta bene.
Sicuro ti sta benissimo, sembri una
ragazza.
Esagerato, ti ringrazio.
Luca ti dispiace di mantenere l’orlo,
prendo ago è filo.
Presi il suo posto, restammo soli, la
guardai lei sorrise, gli lanciai un bacio,resto sorpresa, come un fulmine gli
diedi un bacio sul ginocchio, gli feci una lieve carezza.
Venne mia moglie, ci scambiammo di
posto.
Ero di fronte, a lei mia moglie
lavorava, guardandola negli occhi gli mimai mi piaci, molto, mimai con le labbra
un bacio, passai la lingua tra le labbra.
Da quel giorno gli facevo una corte
spietata, non cera, l’occasione, arrivo inaspettato.
Dovevo partire per Milano.
Luca vuoi portare, Maria con te, fa
una visita alla figlia, poi torna con te, sempre se non ti da fastidio.
Fastidio non me ne da.
Vuole partecipare, alle spese.
D’accordo, partiamo alle quattro, del
mattino.
Due giorni dopo, alle tre trenta,
scese giù, dimenticavo abita al piano superiore.
Buongiorno vi o sentiti, cosi sono
scesa prima.
Bene, cosi partiamo prima, presi
l’auto strada.
Non ti dispiace, di portarmi con te.
Al contrario mi fa piacere, avere una
bella donna a fianco, fa piacere.
Bella io sono una vecchia, passabile
dato la mia età.
Io ti trovo bella.
È per questo che mi mandi baci, tutte
le volte che puoi?.
Si mi piaci molto.
Tu ai una moglie bellissima,lasciami
passare il termine, una gran fica.
Lo so, di fatti la scopo tutte le
notti.
Lo fate tutte le notti, lei va bene
ma tu ce la fai?.
Certo, non ci sono problemi, tu mi
piaci tantissimo.
Non rispose, vidi un cartello che
indicava un parcheggio, entrai.
Perché ti sei fermato.
Devo fare pipi.
Scesi dal’auto, mi allontanai, urinai
per davvero, tornai, al’auto lei, era scesa.
Scusa faccio la pipi anche io.
Si allontano un poco, gli andai
dietro, credo che non si era resa conto della mia presenza, si alzo il vestito abbasso la mutandina, che culo,
era mai possibile, una donna della sua età, era cosi, senti il rumore della
pipi,quando fini si alzo.
Ti e piaciuto fare il guardone.
Non mi sbagliavo sei bella.
Grazie ai una salvietta, desidero
asciugarmi.
Vieni non metterti a posto ci sono in
auto, alzo le mutande, senza metterle a posto, vicino all’auto, resta cosi, le
prendo, presi le salviette umide, glie
li diedi.
Girati non mi piace che mi guardi.
Mi girai, pochi secondi.
Puoi girarti o finito.
Mi girai, rapido presi il suo volto
con tutte è due le mani, la baciai non se la spettava, trovai la bocca aperta,
rapido gli misi la lingua, in bocca, cercava di respingermi, non era facile,
pochi secondi inizio a corrispondermi, lasci il viso, misi una mano dietro la
schiena, l’altra, sotto al vestito.
Luca che fai, non voglio.
Lasciami fare ti prego,misi la mano
nella mutandina, che sensazione arrapante, aveva, pochi peli.
Luca ti prego basta, non voglio, o
chiesto di venire con te, pensando di essere al sicuro.
Lo sei cara vuoi che la smetta, lo
faro, mi devi dire si, a un desiderio poi ti lascio se vuoi.
Cosa desideri.
Vicino all’orecchio gli sussurrai,
desidero dare un bacio sulla fica dai o già la mano dimmi di si, la finirò se
vuoi.
Prometti, non mi piace, fallo sei
troppo forte per me, non ce la faccio a respingerti.
Mi inginocchiai, abbassai le
mutandine, aveva pochi peli biondicci, passai la lingua tra le grandi labbra,
trovai il clitoride, duro, malgrado le proteste si era eccitata, lo presi tra le
labbra, succhiai un poco, poi iniziai a martellarlo con la lingua, la muovevo
cosi rapida da sembrare elettrica.
Luca basta, fai il bravo.
Continuai, gli misi un dito dentro,
leccavo, è la chiavavo con il dito, dopo alcuni secondi, con l’altra mano gli allargai
un po’, le natiche è con un dito gli accarezzai, il buco del culo, ora mi
accarezzava la testa, la penetrai nel culo, ora la chiavavo con le dite, fica è
culo.
Luca basta ti prego.
Mi implorava di smetterla, intanto mi
pressava sulla fica, io continuavo.
A un tratto mi presso cosi tanto da
farmi soffocare.
Attesi un po, mi alzai restando con
le dite dentro di lei, cercai la bocca, non si rifiuto, ci baciammo, per un bel
po’ , vuoi che smetto?.
Come si fa a dirti di no, nessuno mi
a mai fatto un trattamento simile.
Adesso vuoi fare qualcosa per me?.
Cosa vuoi che faccio.
Siediti, mi sbottonai i pantaloni,
guidai il cazzo, vicino alla sua bocca, desidero che lo succhi un poco, prima
di scoparti.
Lo prese lo scappello.
Come è grande, non so se riesco a
prenderlo in bocca.
Aveva ragione, un po’ sono ben
dotato, è lei a la bocca piccola, inizio a leccarlo, prese, la punta della
cappella, non riusciva a prenderlo.
Luca mi dispiace non ci riesco.
Fa nulla vieni, a feci poggiare, le
mani sul auto, era alla pecorina.
Dimmi dove lo vuoi, mi piacerebbe
molto incularti ai un culetto che mi arrapa moltissimo.
Luca con questo affare che ai mi
massacri, chiavami, mettilo nella fica.
Lo guidai, lei si chino, da mettersi
in posizione, spinsi entrai, lentamente, mi fermai quando ero ben piantato
dentro di lei.
Luca mi sento piena, che bello,
fottimi, chiavami forte.
La presi per i fianchi,iniziai a
chiavarla, ero troppo eccitato, bastarono pochi secondi, è sborrai, la tenni
ferma, per un po’. usci da lei, ci rimettemmo a posto. Prima di ripartire.
Maria, al ritorno ci fermiamo in un
motel,ti voglio ancora, le tenevo stretta, mi devi dare il culo.
Sei fissato con il mio culo?.
Si mi piace me lo darai.
Vedremo, certamente fai felice, tua
moglie, mi sento un po’ in colpa, è mia amica.
Tu credi che io sia uno stupido.
Perché non lo penso, affatto.
Voi lesbicate, credo di non
sbagliare, quando dico che non ci sono andate a letto insieme.
Che dici, sei pazzo.
Bella vi o visto lei ti accarezzava
il culo, mentre vi baciavate. Con la lingua.
Ci divertiamo un po’ che male ce.
Non ce nessun male, quando saremo a
casa faremo in tre, mentre lei ti lecca la fica, è tu a lei, io ti inculo.
Sorrise, tutto quello che, avevo
detto si realizzo, questa è un’altra storia.
Maria, è mia moglie hanno letto la mia storia, Maria, mi a dato il permesso, volevo mettere la foto , mi a detto no
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