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lunedì 21 ottobre 2019

Una Donna Matura, mandato da un lettore


                                    Una  Donna matura
All’epoca della storia, avevo trentaquattro anni,.
È nella norma uno della mia età, non la guarda, una donna di settantaquattro anni, voglio dire, non la guarda, come donna da scopare.
Una bella signora, sempre ben vestita, elegante.
Frequenta la mia casa, amica di mia moglie, malgrado, la differenza d’età.
Mia moglie Lara, mi ripete che parlare con lei è un piacere, sa cosa dice, molto, intelligente, ex maestra di scuola.
Continua
Un pomeriggio, come al solito, venne, disse a mia moglie, se controllava il nuovo vestito, andarono in camera da letto, credo che non si erano rese conto che avevano lasciato la porta, socchiusa, spinto dalla curiosità, guardai, lei, la signora, si chiama, Maria, stava con la sottanina, era di spalle, la sottoveste, corta scopriva, un bel po’, le cosce, quello che vedevo mi piaceva.
Iniziai ad eccitarmi,restai di stucco vidi una mano sollevare la sottanina, gli scopri il culo, la mano inizio ad’ accarezzarlo, quella mano poteva essere, solo di mia moglie.
Cercai di vedere di più, si baciavano, con la lingua, il mio cazzo divento di ferro, Mia moglie una lesbica ?, gli piaceva il cazzo, chi ci capiva niente.
Mi allontanai, stava, mettendosi il vestito.
Andai in bagno, volevo con tutto me stesso, spararmi una bellissima sega.
Potevo attendere, è chiavarmi mia moglie, volevo godere, adesso.
Mi chiusi nel bagno, tirai fuori il cazzo, la cappella era cosi tesa sembrava fatta di seta, mi bastarono pochi movimenti, sborrai.
Avevo goduto, ero insoddisfatto, aspetterò stasera, mia moglie, la massacro.
Tornai di la, Maria indossava, il vestito nuovo, ora la guardavo con occhi diversi, volevo scoparla, guardai mia moglie, era stata una sorpresa.
Luca, è vero che sta benissimo.
È vero penso che deve accorciarlo un po’, che ne pensi.
Forse ai ragione.
Mia moglie si inginocchio, accorcio, il vestito, Maria mi guardo, sorrise.
Luca davvero mi sta bene.
Sicuro ti sta benissimo, sembri una ragazza.
Esagerato, ti ringrazio.
Luca ti dispiace di mantenere l’orlo, prendo ago è filo.
Presi il suo posto, restammo soli, la guardai lei sorrise, gli lanciai un bacio,resto sorpresa, come un fulmine gli diedi un bacio sul ginocchio, gli feci una lieve carezza.
Venne mia moglie, ci scambiammo di posto.
Ero di fronte, a lei mia moglie lavorava, guardandola negli occhi gli mimai mi piaci, molto, mimai con le labbra un bacio, passai la lingua tra le labbra.
Da quel giorno gli facevo una corte spietata, non cera, l’occasione, arrivo inaspettato.
Dovevo partire per Milano.
Luca vuoi portare, Maria con te, fa una visita alla figlia, poi torna con te, sempre se non ti da fastidio.
Fastidio non me ne da.
Vuole partecipare, alle spese.
D’accordo, partiamo alle quattro, del mattino.
Due giorni dopo, alle tre trenta, scese giù, dimenticavo abita al piano superiore.
Buongiorno vi o sentiti, cosi sono scesa prima.
Bene, cosi partiamo prima, presi l’auto strada.
Non ti dispiace, di portarmi con te.
Al contrario mi fa piacere, avere una bella donna a fianco, fa piacere.
Bella io sono una vecchia, passabile dato la mia età.
Io ti trovo bella.
È per questo che mi mandi baci, tutte le volte che puoi?.
Si mi piaci molto.
Tu ai una moglie bellissima,lasciami passare il termine, una gran fica.
Lo so, di fatti la scopo tutte le notti.
Lo fate tutte le notti, lei va bene ma tu ce la fai?.
Certo, non ci sono problemi, tu mi piaci tantissimo.
Non rispose, vidi un cartello che indicava un parcheggio, entrai.
Perché ti sei fermato.
Devo fare pipi.
Scesi dal’auto, mi allontanai, urinai per davvero, tornai, al’auto lei, era scesa.
Scusa faccio la pipi anche io.
Si allontano un poco, gli andai dietro, credo che non si era resa conto della mia presenza, si alzo  il vestito abbasso la mutandina, che culo, era mai possibile, una donna della sua età, era cosi, senti il rumore della pipi,quando fini si alzo.
Ti e piaciuto fare il guardone.
Non mi sbagliavo sei bella.
Grazie ai una salvietta, desidero asciugarmi.
Vieni non metterti a posto ci sono in auto, alzo le mutande, senza metterle a posto, vicino all’auto, resta cosi, le prendo, presi le salviette umide,  glie li diedi.
Girati non mi piace che mi guardi.
Mi girai, pochi secondi.
Puoi girarti o finito.
Mi girai, rapido presi il suo volto con tutte è due le mani, la baciai non se la spettava, trovai la bocca aperta, rapido gli misi la lingua, in bocca, cercava di respingermi, non era facile, pochi secondi inizio a corrispondermi, lasci il viso, misi una mano dietro la schiena, l’altra, sotto al vestito.
Luca che fai, non voglio.
Lasciami fare ti prego,misi la mano nella mutandina, che sensazione arrapante, aveva, pochi peli.
Luca ti prego basta, non voglio, o chiesto di venire con te, pensando di essere al sicuro.
Lo sei cara vuoi che la smetta, lo faro, mi devi dire si, a un desiderio poi ti lascio se vuoi.
Cosa desideri.
Vicino all’orecchio gli sussurrai, desidero dare un bacio sulla fica dai o già la mano dimmi di si, la finirò se vuoi.
Prometti, non mi piace, fallo sei troppo forte per me, non ce la faccio a respingerti.
Mi inginocchiai, abbassai le mutandine, aveva pochi peli biondicci, passai la lingua tra le grandi labbra, trovai il clitoride, duro, malgrado le proteste si era eccitata, lo presi tra le labbra, succhiai un poco, poi iniziai a martellarlo con la lingua, la muovevo cosi rapida da sembrare elettrica.
Luca basta, fai il bravo.
Continuai, gli misi un dito dentro, leccavo, è la chiavavo con il dito, dopo alcuni secondi, con l’altra mano gli allargai un po’, le natiche è con un dito gli accarezzai, il buco del culo, ora mi accarezzava la testa, la penetrai nel culo, ora la chiavavo con le dite, fica è culo.
Luca basta ti prego.
Mi implorava di smetterla, intanto mi pressava sulla fica, io continuavo.
A un tratto mi presso cosi tanto da farmi soffocare.
Attesi un po, mi alzai restando con le dite dentro di lei, cercai la bocca, non si rifiuto, ci baciammo, per un bel po’ , vuoi che smetto?.
Come si fa a dirti di no, nessuno mi a mai fatto un trattamento simile.
Adesso vuoi fare qualcosa per me?.
Cosa vuoi che faccio.
Siediti, mi sbottonai i pantaloni, guidai il cazzo, vicino alla sua bocca, desidero che lo succhi un poco, prima di scoparti.
Lo prese lo scappello.
Come è grande, non so se riesco a prenderlo in bocca.
Aveva ragione, un po’ sono ben dotato, è lei a la bocca piccola, inizio a leccarlo, prese, la punta della cappella, non riusciva a prenderlo.
Luca mi dispiace non ci riesco.
Fa nulla vieni, a feci poggiare, le mani sul auto, era alla pecorina.
Dimmi dove lo vuoi, mi piacerebbe molto incularti ai un culetto che mi arrapa moltissimo.
Luca con questo affare che ai mi massacri, chiavami, mettilo nella fica.
Lo guidai, lei si chino, da mettersi in posizione, spinsi entrai, lentamente, mi fermai quando ero ben piantato dentro di lei.
Luca mi sento piena, che bello, fottimi, chiavami forte.
La presi per i fianchi,iniziai a chiavarla, ero troppo eccitato, bastarono pochi secondi, è sborrai, la tenni ferma, per un po’. usci da lei, ci rimettemmo a posto. Prima di ripartire.
Maria, al ritorno ci fermiamo in un motel,ti voglio ancora, le tenevo stretta, mi devi dare il culo.
Sei fissato con il mio culo?.
Si mi piace me lo darai.
Vedremo, certamente fai felice, tua moglie, mi sento un po’ in colpa, è mia amica.
Tu credi che io sia uno stupido.
Perché non lo penso, affatto.
Voi lesbicate, credo di non sbagliare, quando dico che non ci sono andate a letto insieme.
Che dici, sei pazzo.
Bella vi o visto lei ti accarezzava il culo, mentre vi baciavate. Con la lingua.
Ci divertiamo un po’ che male ce.
Non ce nessun male, quando saremo a casa faremo in tre, mentre lei ti lecca la fica, è tu a lei, io ti inculo.
Sorrise, tutto quello che, avevo detto si realizzo, questa è un’altra storia.


Maria, è mia moglie hanno letto la mia storia, Maria, mi a dato il permesso, volevo mettere la foto , mi a detto no














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