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giovedì 5 dicembre 2019

Una nostra conoscenza 1 Parte


  





                                                                    Una nostra conoscenza
Anni fa mi successe, una cosa strana, ma di sicuro molto piacevole, è arrapante.
Mia moglie, ha un amica, si frequentano molto, si può dire che stanno sempre insieme, non è una bellezza, a qualcosa, che attira, solo a guardarla mi fa eccitare, quando la guardo, mi viene una voglia matta, di mettergli il cazzo in bocca, a la bocca, piccola, immagino, la sua, bocca che, si adatta, al mio cazzo.

Fantasie, erotiche chi non le a.
Un pomeriggio, io ero al computer, è loro due parlavano, cose di donne, mia moglie mi chiamo, andai da loro, cosa ce?.
Siediti, devo dirti una cosa che riguarda, Barbara.
Sonia che fai non voglio.
Barbara non aver vergogna, siamo amici.
Di cosa ti vergogni?.
Ti racconto, tutto io, è tu non vergognarti.
Guardai Barbara, era diventata rossa, è guardava, basso.
Carlo, come sai lei a iniziato a frequentare, Antonio, lo sai.
Che ti a fatto del male , parla che gli spacco la faccia.
Ma no, in parole povere, lui è andato a casa sua, hanno cenato, dopo cena lui ha iniziato a toccarla, sono andati sul letto, quando lui a cercato di metterglielo, dentro si piegava, non entrava, gli ho consigliato, di rivolgersi da un ginecologo, lei a vergogna.
Barbara non vergognarti più, continua su, lo sai che di noi puoi fidarti.
Che devo dirvi, a provato varie volte, non entrava, si è innervosito, mi a detto parole offensive,.
Sarebbe.
Che ai la cintura di castità, ci vuole un palo di ferro, si rivestito è andato via, o vergogna di andare dal medico, che devo dirgli che sono anni che non vado con uomo, o vergogna, fa nulla, lo perso non, era il grande amore.
Era in procinto di piangere, non piangere, non ne vale la pena, vorrei farti delle domande, rispondimi senza vergogna vuoi.
D’accordo dimmi.
Quando avete iniziato, ti a baciato, con la lingua.
No cosi dei piccoli baci, sulle guancie, mi aspettavo che mi baciava sulla bocca, poi ho pensato che potevo avere l’alito pesante.
Ti a baciato, accarezzato il seno?.
Niente.
La mano nella mutandina, ti ha masturbato un poco.
Niente di tutto questo, mi sono tolto le mutandine, mi è venuto sopra.
Bella mia, anche gli animali si annusano, il maschio glie la lecca, poi la monta, questo di scopare una non ne capisce un cazzo.
Carlo che ne pensi.
Non ci vuole a capirlo, lei che non scopa d’anni, in tutti questi anni ai fatto da sola vero?, non eri preparata, a ricevere il cazzo, dimmi lai visto.
Visto cosa?.
Il cazzo lai preso in mano.
Non o visto nulla, lo sentito vicino, è nulla più.
Carlo cosa ne pensi.
Non ci vuole, molto a capire, lui non a fatto nulla per farla eccitare, è di sicuro, il suo cazzo non era abbastanza duro, se la portava su di giri, gli leccava la fica, anche se era un poco moscio entrava.
Barbara, quando lo facciamo, noi, lui mi fa impazzire, mi porta a un punto tale che lo imploro di, chiavarmi.
Non o questa fortuna ho quarantacinque anni non o mai provato, piacere, se non da sola.
Come ai fatto con la mano non ai mai usato una zucchina, altro.
No a dire la verità avevo paura che si rompeva sai che guaio.
Io penso che, se noi vuoi andare dal dottore, devi andare con uno che ci sa fare, se lui non riesce, vai da un medico.
Dici bene che vado dal primo che conosco, vieni a letto con me facciamo la prova se riesci a scoparmi, dai.
Intervenne, mia moglie.
Barbara io credo che non devi andare lontano, di sicuro Carlo, gli farebbe piacere scoparti.
Cosa?, con lui, non voglio.
Che mio marito è brutto cosi tanto non ti piace.
Non è questo, è tuo marito, mi sembrerebbe di farti un torto.
Ma no, non mi fai nessun torto siamo amiche, è ti garantisco, che lui ci sa fare, se non ti conoscevo, non l’avrei neanche pensato, se vedi il suo cazzo, ti verrà la voglia di fargli un pompino, ti confesso che sono innamorata, del suo bel cazzo.
Sonia ma che dici?.
Dico che sei mia amica da sempre è voglio che tu sia felice.
Dico a voi due che fate, decidete senza di me, che sono, un vostro burattino.
Carlo non fare l’ipocrita, ho visto come, la guardi, è guardando il gonfiore che ai davanti si capisce, che al pensiero ti sei eccitato.
Sorrisi il mio amore mi conosceva bene.
Barbara sta a te decidere, poi se è si, dobbiamo parlarne.
Allora Barbara, deciditi, non credere che voglio buttarti mio marito tra le tue braccia, di te non sono gelosa, ti voglio bene, vuoi.
Sonia io ti ringrazio, sei sicura, di quello che vuoi che faccia.
Sicurissima.
Dato che siete d’accordo, Barbara, se pensi che andiamo di la, ti togli le mutandine, io ti vengo sopra, ti sbagli, che sia chiaro, anche per te Sonia, non voglio assolutamente, che domani iniziamo con accuse.
Tranquillo, so quello che faccio.
Barbara ci baceremo non con la lingua non siamo amanti è non lo saremo, ti bacerò per tutto il viso, da tutto il corpo, non voglio sentirti dire, non voglio, desidero portarti a un punto tale che sarai tu a chiedermi di chiavarti, solo allora, proveremo a entrare,.
D’accordo?.
Va bene faro come dici.
Bene, Sonia, ceniamo insieme è se non ti dispiace, prepari il divano letto, Barbara, staremo tutta la notte insieme.
Dopo cena, loro due, rassettavano, io feci la doccia, dissi che andavo sotto lenzuola, guardare la tv.
Non ricordo il tempo che passo, la porta della camera si apri, cera Barbara,
Nella prima parte non ce sesso ci rifaremo nella 2 parte








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