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domenica 20 agosto 2017

Un incontro inaspettato ( Da Un Lettore )



                                         Un incontro inaspettato
Un giorno mi chiamo, il capo reparto, mi riferì che dovevo recarmi. in una città del nord, della  Germania, con la nostra squadra. Lavoro con una ditta specialista, in grande opere, di trasporti.
Questo non vi interessa, giusto.

Veniamo alla mia storia. Una settimana dopo. Partimmo per Amburgo. Eravamo in quattro. La seconda sera, eravamo più liberi, si decise di fare un giro, in città. Come era normale. Ci recammo al quartiere San Paulo. Guardammo le vetrine. Poi ai garage, ‘’ Per chi non conosce la zona, il garage, un locale, come un garage, lungo i muri, ci sono le ragazze, in vendita semi nude. Mi sono sempre chiesto come, potevano resistere al freddo. In seguito scopri che lungo il muro ce una serpentina calda. ‘’ Le ragazze la maggior, parte, proviene dal, ex blocco sovietico. Di la tra vari locali , notammo un pizzeria italiana. Si decise di mangiare un pizza. Entrammo, sentimmo delle voci napoletane. Ci fecero sentire a casa. Ordinammo, le pizze, mentre, attendavamo, a un tratto vidi una bella donna, che parlava, con un cameriere. Restai di stucco, io quella donna la conoscevo. Non riuscivo, a inquadrarla, dove l’avevo conosciuta. A un tratto attraverso la sala, era a pochi passi da me. Siccome sono uno sfacciato.
- Mi scusi signora è italiana, vero.
- Si lo sono giovanotto, è questo è il mio locale.
- Ci siamo conosciuti, a me sembra di conoscerla.
- Non attacca, è una scusa vecchia, per attaccar bottone.  Non è cosi la prego, come si chiama.
- Lina è il mio nome.
- Mio Dio Lina, ora ricordo, come sono stato stupido. Sono Piero. Ti ricordi da ragazzini giocavamo a marito è moglie. Ci sposarono, davanti alla statuina, della madonna. Piero mio Dio, quanto tempo è passato che ci fai qui.
- Gli spiegai, del mio lavoro. E’ tu stai bene, sei diventata più bella di quanto non lo eri già. Grazie io adesso o molto da fare. Puoi restare non dirmi di no, un marito non dice di no.
- Resto volentieri. Dopo aver mangiato, gli altri tornarono in hotel.
Lina mi raggiunse. Andiamo a casa mia, chiuderanno loro. Come entrammo chiuse la porta, me la trovai, tra le braccia. Le nostre bocche si unirono, frenetiche. Ci aiutammo a vicenda a spogliarci. Mi tiro con un braccio, ci stendemmo a terra. Era ricoperto di una folta Mucchetta.
- Prendimi, chiavami è una vita che aspetto questo momento.
- Entrai in lei, dolcemente. Lei si strinse forte a me.
- Iniziai a chiavarla. Provavo qualcosa diverso dalle altre scopate. Era bellissimo trovarmela tra le braccia, è chiavarla. Sembravamo due scatenati, non si trovava una posizione. Me la girai, di sopra. Fu uno spettacolo vederla in volto sembrava un angelo. Lei inizio a chiavarsi da sola. Controllava il ritmo di salita è discesa. Io ero arrivato a limite, volevo con tutte le mie forze sborrare. Amore vengo. Lei diede un affondo, è si fermo. Sborrai ne usci tantissima.
Quella notte scopammo varie volte. Lei mi confesso, che dal quel giorno che per gioco ci sposammo mi aveva sempre desiderato.
 Fine della storia, no.
Come in tutte le storie ce un finale. Bello, o brutto. Ma ce.
Oggi sono qui vivo con lei è mia moglie è abbiamo una bella bambina.

La storia, forse non è piena di sesso. E’ vero io o scritto quello che avvenne alcuni anni fa.

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